I Placebo a Udine e l'effetto è assicurato
Uscito su TERRA Nord Est il 14 settembre 2010
Si è conclusa la settimana scorsa con l’atteso concerto della rock band inglese dei Placebo, l’edizione 2010 della prestigiosa rassegna “Estate in Villa 2010” a Villa Manin di Passariano, Udine.
La rassegna, organizzata da Azalea Promotion in collaborazione con l’Azienda Speciale Villa Manin e Virus Concerti, era inserita nell’interessante e originale cartellone di Music&Live, la proposta turistica legata alla musica dell’Agenzia Turismo Friuli Venezia Giulia. Un calendario che quest’anno si distribuiva su tutta la regione, con appuntamenti programmati in ogni provincia e pensati per tutti i gusti e al contempo per tutte le tasche grazie al format Music&Live, “dormi in regione e avrai un biglietto omaggio”.
Era sufficiente una notte di pernottamento per ottenere l’ingresso gratuito per la grande maggioranza degli eventi.
La Regione Friuli Venezia Giulia ha voluto così investire ancora nella musica anche alla luce dei risultati dell’anno precedente: in occasione dei grandi concerti della scorsa estate, per esempio, a Udine si erano registrate presenze turistiche cinque volte superiori rispetto all’anno precedente.
Così il concerto friulano dei Placebo ha chiuso una rassegna musicale che aveva visto esibirsi nella splendida cornice di Villa Manin i Motörhead, Mika, Giovanni Allevi, i Momix, Arturo Brachetti e gli Iron Maiden.
I Placebo, che hanno venduto oltre 10 milioni di dischi in tutto il mondo, erano sicuramente fra le band più attese della rassegna con la loro musica alternativa molto variegata e un mix di britpop, post – grunge e un po’ di elettronica. Brian Molko e soci, con l’innesto nel 2008 del nuovo energico batterista Steve Forrest, già degli Evaline, che ha preso il posto di Steve Hewitt, presentatisi in completo bianco sul palco, quasi a voler rompere con un passato un po’ dark della band, hanno suonato soprattutto i brani dell’ultimo fortunato ed interessante album “Battle For The Sun” (2009).
Spazio quindi a brani intensi come Ashtray Heart, Battle for the Sun , For What It's Worth, ma non sono mancati nella scaletta del concerto, fra l’entusiasmo del pubblico, successi storici come Every me, every you, la ballata Special Needs e l'aggressiva The Bitter End, gli ultimi due brani tratti dal fortunato album Sleeping With Ghosts. Non c’è stato spazio però, per un concerto intenso ma un po’ troppo breve, per alcuni brani come la vecchia Special K o la nuova Julien che il pubblico avrebbe sicuramente voluto ascoltare dal vivo durante la serata. Molko, a differenza di altre esibizioni, era disponibile nei confronti dei fans e di buon umore, cosa che mi dicono assai rara, per cui anche l’intera esibizione ne ha risentito positivamente. Anche in questa tappa del lungo tour che sta portando i Placebo a spasso per l’Europa e non solo, Molko e il bassista Stefan Olsdal hanno praticamente cambiato chitarra e basso a ogni brano riconfermando la loro quasi spasmodica ricerca della perfezione nel suono. Insomma, i Placebo hanno degnamente concluso una rassegna musicale di assoluto valore.


