Acqua bene pubblico
Uscito sul Gazzettino il 22 aprile 2010
Sabato 20 marzo 2010 a Roma migliaia di persone in rappresentanza di numerose associazioni di diversa natura, comitati, forze politiche, sindacati, enti locali, hanno partecipato ad una imponente manifestazione organizzata dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua per la ripubblicizzazione dell’acqua, per la tutela di beni comuni, biodiversità e clima, per la democrazia partecipativa.
Un evento molto importante che ha coinvolto numerosissime associazioni e piccole realtà della nostra regione e della nostra città. Come ha ricordato nella nostra recente assemblea nazionale il Presidente del Contratto mondiale dell’acqua Emilio Molinari, attualmente è in atto una “deriva della politica ormai schiava di troppi poteri economici e poco attenta alla cosa pubblica” e ha denunciato “una politica che vuole la privatizzazione di tutti i beni comuni” e, riguardo l’acqua, ha sottolineato come “il recente Forum mondiale dell’acqua di Istanbul abbia pericolosamente sancito che l’acqua non è un diritto umano ma un bisogno”. Praticamente un mese dopo quella mobilitazione, quello stesso arcipelago associativo che della trasversalità e unicità di obiettivo ha fatto la sua forza e potenzialità, inizierà un raccolta di firme e avrà tre mesi di tempo per arrivare almeno a quota 500.000 per poter richiedere i referendum.
I tre quesiti vogliono abrogare la legge approvata dall’attuale governo nel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti.
Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000. Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione. A Venezia è in atto una mobilitazione spontanea “dal basso” del Forum locale e di importanti associazioni cittadine che costituiranno un comitato a partire dal 22 aprile per coordinare la raccolta firme nel comune così come avviene a livello regionale. Serve un impegno di tutti, a partire dalla nostra città, per togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua, per restituire questo bene comune alla gestione condivisa dei territori in quanto l’acqua non è un tema ideologico ma è un diritto universale, un bene che appartiene a tutti gli esseri viventi.
Giannandrea Mencini
Vicepresidente Nazionale ass. VAS
Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 21 Luglio 2010 14:10 )


