Interessante e remunerativa escursione in alta montagna assai impegnativa e faticosa. Sicuramente per esperti “turisticamente”non facile. Le guide la segnalano come EEA. Affrontata il 31 luglio 2011 in una bella giornata. Non abbiamo incontrato nessuno a parte tre bei camosci sul canalone che porta alla Tacca del Cridola.

La partenza è presso il Passo Mauria dove dietro il bar si stacca una vecchia semplice carrareccia che in moderata salita in poco meno di 1 ora porta al ricovero militare Miaròn restaurato di recente. Bella vista panoramica sulle cime del Cadore, del Comelico e sulle Tre Cime di Lavaredo. La strada di inverno è aperta per gli amanti delle ciaspe e segnalata dalla guida “Il regno delle Ciaspe”. Superato il ricovero, si prende la traccia, segnalata da cartelli (sentiero n. 327), che porta verso il sentiero attrezzato Olivato e che taglia tra mughi e canaloni la costa settentrionale del monte Miaròn. Raggiunta, dopo aver passato un ghiaione un po’ franato fare attenzione, la sorgente “del Pissandol”, si gira a sinistra seguendo la indicazione per il sentiero Olivato che va ad iniziare poco dopo segnalato da una targa di legno. Il sentiero, molto bello e panoramico che corre lungo il versante occidentale del monte Miaròn, attraversa, dopo un salto di roccia attrezzato con corda, tutta una serie di cenge esposte (corde metalliche) e canaloni friabili, fare attenzione. Il sentiero va affrontato con attrezzatura da ferrata e pur risistemato da poco, in alcune sue parti è già franato e quindi bisogna seguire con attenzione i segnali rossi che non sempre seguono il vecchio sentiero assistito dalle corde metalliche. Il sentiero dura circa 2 ore e 30 minuti e ce ne vogliono 3 di ore per raggiungere il bivacco Vaccari. Noi alla fine del sentiero, al bivio per il bivacco Vaccari, abbiamo invece proseguito in direzione della Tacca del Cridola affrontando l’impegnativo e molto faticoso canalone della Val Cridola che porta alla nota Tacca. Canalone che va affrontato con calma e che porta via molte energie (tempo necessario circa 1 ora e 30 minuti). L’impegno viene ripagato dallo straordinario scenario di guglie e cime che si ammirano dalla Tacca del Cridola, veramente un ambiente superbo. Dalla Tacca si scende per un ripido canalone ma più facile del precedente fino alla forcella Scodivacca. Poi dalla forcella si può scendere o verso il rifugio Giaf o verso il rifugio Padova come abbiamo fatto noi (sentiero 346). Rifugio Padova raggiunto in circa 1 ora e 30 minuti di discesa dalla Tacca. Il giro davvero bello ma faticoso complessivamente dura circa 8 ore con pausa pranzo compresa. Per farlo bisogna lasciare una macchina al rif. Padova (ora si sale e si scende dal rifugio con la macchina in particolari orari) e una macchina al Passo Mauria.

Foto 1: Cartina fonte www.paesaggiodolomitico.it

 

Foto 2: Monte Miaròn visto da poco sotto il Passo Mauria (Lorenzago di Cadore)

Foto 3: Ricovero militare Miaròn

Foto 4: Panorama dal Ricovero militare Miaròn (Marmarole, Tre Cime di Lavaredo, Crode Fiscaline)

Foto 5: Inizio sentiero attrezzato "Olivato"

Foto 6: Salto di roccia (attrezzato con corde) poco prima dell'inizio del sentiero "Olivato"

Foto 7: particolare del sentiero "Olivato" che corre lungo una serie di cenge in parte esposte

Foto 8: passaggio suggestivo lungo il sentiero "Olivato"

Foto 9: Altro particolare del sentiero (nello sfondo Lozzo di Cadore)

Foto 10: Canalone di risalita dalla Val Cridola verso la Tacca del Cridola

Foto 11: Tacca del Cridola (piccola forcella rocciosa in ambiente superbo) con vista verso forcella Scodivacca e canalone di discesa

 

 

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Ultimo aggiornamento ( Giovedì 04 Agosto 2011 11:59 )