Le Olimpiadi nel nordest uniscono Cacciari e Galan
Questo intervento è uscito su TERRA del 27 ottobre 2009
Venezia è già proiettata al 2020. Il “mitico” nord-est, motore economico del Paese come non manca mai di sottolineare il Governatore Veneto Galan, si candida ad ospitare le Olimpiadi del 2020 e dovrà vedersela in Italia con Roma e, forse, con Palermo e Bari visto che, allo stato attuale, secondo la Giunta Nazionale del Comitato Olimpico, queste ultime due città non hanno ancora ufficializzato la loro candidatura.
Secondo il Sindaco di Venezia Massimo Cacciari, il Governatore Veneto Giancarlo Galan, il vicepresidente e assessore al Turismo regionale Franco Manzato e il Presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat, Venezia è una città-icona unica nel mondo e gode di una riconoscibilità universale. Pertanto promuovere e organizzare un evento così importante come i Giochi nel 2020, permetterebbe alla città e all'intera area metropolitana oggi rappresentata dal triangolo Venezia, Padova e Treviso di dare una spinta forse decisiva ai numerosi progetti di riqualificazione e rilancio che da anni sono al centro del dibattito politico ed istituzionale in questo territorio. I “nemici” politici di sempre, ovvero Cacciari e Galan, questa volta si sono uniti e hanno fatto sinergia con la Confindustria locale per portare questo grande evento nel Veneto e ritengono di essere in grado di presentare quanto prima un progetto di assoluta competitività. Pure il presidente dell'Enit Matteo Marzotto, bocciando le recenti candidature di Bari e Palermo, si è espresso favorevolmente per Venezia affermando che la città e il territorio limitrofo hanno tutte le potenzialità per ospitare i Giochi alla stregua delle grandi capitali del mondo. Il dibattito si è acceso nelle città interessate, soprattutto a Venezia. Favorevoli quasi tutte le categorie, le principali forze politiche e pure molti cittadini che nei quotidiani locali hanno espresso un sostanziale consenso all’iniziativa congiunta politico-imprenditoriale. Non mancano però forti perplessità da parte di alcuni comitati e associazioni ambientaliste locali che temono nuove pericolose colate di cemento nel territorio e in riva alla laguna. Contrario e pronto a costruire il comitato per il no è, ironia della sorte, proprio il fratello del Sindaco ed ex deputato di Rifondazione Comunista Paolo Cacciari che vede Venezia ancora una volta usata come vetrina di grandi eventi che mettono in pericolo la sua preservazione e contesta l’impatto ambientale che l’evento avrà nel fragile tessuto socio-ambientale della città lagunare. Preoccupazioni condivise in parte anche dai comitati e dalle associazioni venete a difesa del territorio e dell’ambiente che riunitesi recentemente a Marghera durante l’iniziativa promossa dai Cantieri Sociali del nord-est “Il Veneto che vogliamo” hanno denunciato la mancanza di trasparenza che l’iniziativa presenta e richiesto alle istituzioni pubbliche di aprire subito uno spazio di confronto. Decisamente contrarie Italia Nostra e Medicina Democratica, quest’ultima attraverso Franco Rigosi ha drasticamente bocciato l’idea olimpica che ha “mosso subito il partito degli affari, molto trasversale ai partiti ufficiali, insaziabile perché non gli bastano i programmi devastanti per il territorio già in essere ( TAV, metropolitana sublagunare, Tessera City, Veneto city) e ne aggiunge altri (megastadio, megapiscina, villaggio olimpico)”. Ma non tutti sono d’accordo con queste posizioni, mentre il resto dell’associazionismo ambientalista non si è schierato a priori per il no, i verdi veneti e veneziani si sono dimostrati possibilisti e pronti a non dire subito “no” al progetto olimpico e a collaborare per delle Olimpiadi “verdi” che rappresentino una nuova possibilità per uno sviluppo diverso del territorio, dove gli ambientalisti siano attori importanti nel guidare il processo decisionale ed indirizzarlo verso obiettivi partecipati, condivisi e sostenibili. In quest’ottica, come ha ricordato il consigliere regionale Gianfranco Bettin, i verdi sono pronti ad accettare questa difficile ma innovativa, anche dal punto di vista politico, sfida.

Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 28 Ottobre 2009 11:11 )


