Home Articoli responsabili 2009 Le centrali atomiche nel Triveneto

Le centrali atomiche nel Triveneto

Intervento uscito su TERRA A NORDEST il 12 dicembre 2009

Il neo Presidente dei Verdi Angelo Bonelli ha reso pubblico un dossier dove sono elencati i siti nucleari individuati dall’Enel per costruire possibili centrali atomiche. In questa lista compare Monfalcone in provincia di Gorizia.

La centrale in questo caso dovrebbe sorgere all’interno del porto. Il Governo italiano inoltre avrebbe, secondo alcuni quotidiani nazionali, individuato nel Polesine un sito adatto per ospitare una centrale nucleare e avrebbe il consenso in merito del Governatore Veneto Galan. Avanza pertanto la scelta pericolosa di riportare il nostro Paese nell’”era nucleare” dopo che un referendum, dimenticato dal centrodestra, aveva portato il popolo italiano a scegliere l’ipotesi opposta. Gli italiani nel 1987 votarono a larghissima maggioranza per l'uscita definitiva dell'Italia dall'avventura nucleare, come hanno deciso anche Austria e Polonia (che non hanno avviato le loro centrali già costruite), Danimarca, Grecia, Norvegia e Irlanda (che hanno rinunciato alla loro costruzione), Germania, Belgio, Olanda, Scozia, Spagna e Svezia, che hanno deciso di non costruire più centrali nucleari nel loro territorio, puntando sulle energie rinnovabili. Anche nel Triveneto le percentuali dei contrari al nucleare furono molto elevate. Oggi, il nordest , con il Polesine e Monfalcone, si trova al centro delle scelte nucleariste del Governo Berlusconi. Il verde Bonelli ha chiesto alle popolazioni di mobilitarsi per impedire la costruzione di nuovi impianti. L’intero variegato arcipelago ecologista è in fermento, Walter Miotto, Presidente del WWF Veneto, dichiara la sua posizione contraria al nucleare “soprattutto su un nucleare di "vecchia generazione", che è quello che pensa di realizzare l'attuale governo, senza alcuna valutazione preventiva ed approfondita dell'impatto ambientale e dello smaltimento delle scorie, in un paese come l'Italia densamente abitato proprio sulle coste, e senza una seria analisi costi-benefici paragonata ad altre fonti energetiche rinnovabili, più pulite e a minor costo per l'ambiente. Il WWF Veneto si opporrà in tutte le sedi regionali, nazionali ed europee, a costruire una centrale nucleare sulla costa veneta, densamente abitata, a poche decine di chilometri da una città protetta dall'UNESCO come Venezia, e in una Regione che fa del turismo balneare, e in questi ultimi tempi anche naturalistico, un punto di forza della sua economia”. Stessa posizione quella dei VAS Veneti che in un comunicato esprimendo la loro contrarietà a possibili centrali nucleari nel triveneto chiedono “una forte presa di posizione contraria al nucleare della Regione Veneto che recentemente ha approvato un ordine del giorno non favorevole ad ospitare centrali nucleari nel proprio territorio” e ricordano inoltre “che la stessa Regione è ancora inadempiente sull’energia non avendo approvato il Piano Energetico Regionale e quindi monitorato le esigenze energetiche regionali e, di conseguenza, valutato su e come investire in fonti energetiche che – auspica il VAS - dovranno essere pulite e rinnovabili”.

Ultimo aggiornamento ( Domenica 25 Aprile 2010 20:12 )

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