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Cividale sito UNESCO

Uscito su TERRA NORDEST il 12 luglio 2011

Il sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” è nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Così sette siti italiani che conservano le più importanti testimonianze longobarde ottengono un importantissimo riconoscimento.

Si va dal Santuario garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (Foggia) a Campello sul Clitunno (Perugia), Spoleto, Benevento per citarne alcuni e soprattutto a Cividale del Friuli (Udine). Il triveneto così, dopo la recente nomina delle Dolomiti Unesco (che coinvolgono Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli), arricchisce la propria lista con la nuova entrata di Cividale. Sono infatti siti Unesco nel Veneto: Venezia e la sua laguna (dal 1987), la città di Vicenza (1994) e le ville del Palladio (1996), l’Orto botanico di Padova (1997), la città di Verona (2000). Nel Friuli invece è riconosciuta come sito Unesco Aquileia, la Basilica e la zona archeologica (dal 1998). Il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli, uno degli edifici più originali ed anche tra i più noti della tarda età longobarda, con i resti del Complesso Episcopale rinnovato da Callisto ed il Museo Archeologico Nazionale, dove sono esposti i preziosi corredi delle necropoli longobarde cividalesi, vengono riconosciuti come testimonianza fondamentale della presenza longobarda in Italia. Un riconoscimento, quindi, quello dell’UNESCO, che sancisce il portato degli studi contemporanei e mette fine ai concetti di “decadenza”, “fine della civiltà” e “barbarie” che venivano generalmente associati all’età che va dalla caduta dell’Impero Romano alla nascita di quello Carolingio, affermando invece - in una visione oggi particolarmente attuale - l’idea del continuum del processo storico, caratterizzato dalla compenetrazione di civiltà diverse. Per Cividale del Friuli e tutto il triveneto un traguardo culturale davvero importante.

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