Home Articoli responsabili 2008 A proposito del Monoblocco al Lido

A proposito del Monoblocco al Lido

Uscito sul numero estivo 2008 della rivista Gran Viale

La situazione sanitaria nel litorale di Lido e Pellestrina si trova indubbiamente in una situazione preoccupante. Alla continua diminuzione dei servizi prestati si unisce una gravissima incertezza sul futuro del padiglione Rossi, ovvero del Monoblocco. Numerosi documenti approvati dalla Municipalità, un corposo documento votato recentemente all’unanimità dal Consiglio Comunale di Venezia nel quale, per quanto riguarda la situazione lidense, si ribadisce quanto richiesto dalla Municipalità ovvero il potenziamento dei servizi sanitari nell’isola e il trasferimento immediato degli stessi al Monoblocco, rimangono lettera morta. Nel caso del documento comunale, anche per colpa della stessa amministrazione che poco fa per dar forza politica a quanto votato a Ca’ Farsetti e quindi dar “gambe” al documento stesso. Recentemente lo stesso esecutivo della Municipalità si è riunito ufficialmente e simbolicamente negli spazi dell’ex ospedale al mare di fronte al Monoblocco restaurato da più di una anno con 4,8 milioni di euro di denaro pubblico, per ribadire la necessità del trasferimento immediato dei servizi sanitari nei locali restaurati. Nulla, mentre scrivo queste righe, si muove. Dopo la contestata chiusura dell’Ospedale al mare, il trasferimento dei servizi sanitari nel Padiglione Rossi potrebbero segnare davvero la fine di una fase storica di “turbamento” e di “ansie” per la comunità lidense e di Pellestrina, stati d’animo legati alla chiusura del nosocomio, chiusura che ha causato così tante preoccupazioni per la popolazione. Invece l’azienda sanitaria, o meglio la sua direzione, non vuole seguire questa strada e dopo aver espresso, ma solo attraverso le pagine dei giornali, l’ipotesi di trasferire buona parte dei servizi socio-sanitari al San Camillo, ha scelto un pericoloso silenzio. I  locali restaurati, per chi li ha visti come il sottoscritto,  sono pronti per ricevere i servizi sanitari, hanno strutture e spazi all’avanguardia, ma rimangono inutilizzati e abbandonati, e rischiano di ricadere in degrado. Un servizio della nota trasmissione televisiva “Report” ci starebbe bene per evidenziare che certa “malasanità” è  presente anche nel mitico nord-est. Penso che oggi sia giunto il tempo dell’indignazione civile per la vergognosa vicenda chiamata Monoblocco.

Ultimo aggiornamento ( Venerdì 03 Aprile 2009 14:24 )

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