Ecologisti fuori dal laboratorio
Uscito su TERRA NORD EST il 21 settembre 2010
Continua il Tagliamento ad essere al centro di numerose polemiche. Teatro di scontro fra la Regione Friuli Venezia Giulia e il mondo associativo e ambientalista il “Laboratorio Tagliamento” di cui Terra se ne era occupata agli inizi dell’estate.
Il Laboratorio Tagliamento, commissione istituita dall’Amministrazione regionale al fine di verificare se la soluzione casse di espansione sia effettivamente quella che ottemperi meglio a tutti gli aspetti connessi con la sicurezza idraulica e la salvaguardia ambientale del fiume, malgrado le sollecitazioni degli ambientalisti friulani, ha escluso la presenza delle associazioni ecologiste.
“Atto ingiustificato e arrogante da parte dell’assessore regionale all’ambiente Elio De Anna”, così hanno bollato questa decisione i Presidenti del Wwf FVG e di Assieme per il Tagliamento.
Le associazioni ambientaliste avevano richiesto la massima trasparenza e possibilità di partecipazione nello svolgimento di questo compito, ad esempio garantendo la messa a disposizione delle registrazioni delle sedute e la presenza di esperti in tema naturalistico oltre che idraulico, ma nessuna di queste richieste è stata accolta.
Era stato lo stesso assessore De Anna – in occasione della prima riunione del Laboratorio – ad annunciare testualmente che “ai lavori del tavolo sarà assicurata la massima trasparenza, nel senso che i verbali della commissione saranno resi noti nel sito internet della Regione per avere sull'argomento un contatto diretto con i cittadini”. Sono trascorse più di quattro settimane da allora, ma del verbale di quella prima riunione non c’è traccia nel sito della Regione. Per questo motivo, i presidenti di Assieme per il Tagliamento (Franca Pradetto) e del Wwf Fvg (Roberto Pizzutti) hanno chiesto civilmente di poter partecipare come semplici uditori alla seconda seduta del Laboratorio, soprattutto per il fatto che il primo sodalizio non dispone nemmeno di un proprio rappresentante ufficiale nella commissione, nonostante i numeri e le regole di nomina dovessero garantire la presenza dell’Ing. Pascoli Sergio, oltre al prof. Ezio Todini, indicati dal Wwf, Legambiente e Assieme per il Tagliamento come da richiesta pervenuta dalla Regione.
Sempre secondo le associazioni, che hanno diramato un dettagliato comunicato in merito, “oltre a garantire la tanto sbandierata trasparenza, la partecipazione dei nostri rappresentanti alla seduta avrebbe consentito la presenza di più conoscitori del territorio locale. Avremmo inoltre potuto accertarci che tutte le proposte e gli studi di settore venissero effettivamente presi in considerazione e avremmo potuto ottenere direttamente informazioni su quanto emerso dalla seduta, diversamente da quanto accaduto nell'incontro precedente”.
Wwf e Assieme per il Tagliamento hanno inoltre evidenziato che “ai due presidenti non è stato consentito di assistere ai lavori, sia per intervento del direttore centrale ambiente e lavori pubblici sia in particolare per opposizione dell’ass. regionale De Anna che ha, sempre secondo le due organizzazioni ecologiste, assalito verbalmente i due rappresentanti della società civile chiamando addirittura la sicurity per espellere i rappresentati delle associazioni.
Tale comportamento ha alimentato ulteriormente la dose di dubbi sulle finalità del Laboratorio Tagliamento. Per gli ambientalisti, dopo mesi di attesa, la prima seduta è stata convocata in pieno periodo di ferie, a detta del Presidente della Regione al tavolo si discuteva della sola proposta di diga-ponte da realizzare fra Dignano e Spilimbergo, mentre invece diverse erano le proposte sul tavolo ed infine la seconda seduta è stata convocata proprio nella data segnalata come impossibile per il componente indicato dagli ambientalisti. Resta quindi la preoccupazione che il “Laboratorio” rimanga solamente una pura formalità, cui appoggiarsi per giustificare le contestate casse di espansione sul Tagliamento, e non prendere in considerazione altre soluzioni meno invasive per la natura, pur altrettanto efficaci per quanto riguarda la sicurezza da futuri fenomeni meteorologici eccezionali.


