Pensieri in libertà

Uscito sul Gazzettino - ottobre 2002

Sono passati più di quattro anni da quando la Provincia di Venezia aveva deliberato di promuovere tutte le iniziative opportune per ottenere il riconoscimento di “zona Ramsar”, visto l’enorme valore naturalistico, dell’intera superficie della laguna di Venezia proponendosi nel contempo quale ente pubblico territoriale competente alla gestione. Un anno fa la proposta, voluta fortemente dall’assessora provinciale alla caccia e pesca Delia Murer, aveva ottenuto pure l’appoggio del Comune di Venezia che aveva deliberato a favore dell’iniziativa e di tutte le associazioni ambientaliste. In seguito vi era stato un lungo carteggio fra il Ministero dell’Ambiente, competente in materia, e la Regione Veneto, al fine di raggiungere un’intesa sul progetto anche dal punto di vista legale. Ma allo stato attuale nessuna intesa è stata raggiunta e il progetto ancora non decolla. Di fronte a questa pericolosa situazione di stallo l’assessora Murer ha deciso di riprendere in mano l’iniziativa coinvolgendo direttamente Tobias Salathè, Responsabile per l’Europa del Segretariato Internazionale di Ramsar, che ha già espresso l’intenzione di collaborare affinché la laguna di Venezia ottenga questo importante riconoscimento. Pertanto, seguendo l’indicazione di Salathè, la Provincia di Venezia incaricherà due esperti di fama internazionale al fine di elaborare un documento tecnico che contenga gli indirizzi del Piano di gestione della laguna e illustri le modalità di coinvolgimento di tutti gli enti locali interessati da tale progetto. Importante infatti per l’amministrazione provinciale è il coinvolgimento da subito su tale iniziativa di tutti i Comuni della gronda lagunare per creare la consapevolezza che il riconoscimento di “area Ramsar” della superficie lagunare non comporta particolari vincoli di natura urbanistica o di natura venatoria ma bensì contribuisce alla conservazione della biodiversità nel delicato ambiente lagunare. Verso marzo 2003 la stessa Provincia organizzerà un convegno sul tema dove parteciperà lo stesso Salathè e dove, si spera, si potranno definire i tempi necessari per raggiungere tale importante riconoscimento ambientale.