Uscito il 7 marzo 2009 sulla Nuova Venezia

 

In merito alla discussione intorno al Nuovo Palazzo del Cinema al Lido e al taglio di un certo numero di alberi, voglio ricordare, senza voler far alcuna polemica, alcuni passaggi istituzionali e non, per una maggiore e completa informazione.

La prima ipotesi di costruzione del Palazzo del Cinema prevedeva nel 2004 la distruzione del Giardino del Casinò considerato dal PALAV come parco e giardino storico di non comune bellezza e vincolato dall’art. 32 del suddetto Piano. A fronte di questa ipotesi un pezzo del mondo ambientalista, soprattutto associazioni come il VAS, il WWF e la LIPU, insieme ad altre realtà locali e gli stessi verdi, raccoglievano delle firme e chiedevano un ripensamento su questa idea, non per fermare l’opera in sé come molti speravano per poi accusare i verdi di essere come sempre solo per il no, ma costruttivamente per trovare una soluzione alternativa, meno impattante, che non distruggesse il parco vincolato, e gli alberi che su esso insistono. La Municipalità si faceva carico di questa problematica e approvava il 24 agosto 2004 all’unanimità, quindi tutte le forze politiche, un ordine del giorno dove chiedeva che il nuovo palazzo non causasse la distruzione di questo patrimonio culturale e arboreo, chiedendo pertanto una nuova ubicazione dell’opera in un’area più ampia e verso la strada, dove tutto sommato sono oggi iniziati i lavori. Infatti, dopo queste discussioni e mobilitazioni cittadine ed ambientaliste, Comune, Fondazione Biennale, Municipalità,  trovavano l’accordo per un bando internazionale per la costruzione del nuovo palazzo del cinema, in un’area che non impattasse sui giardini del casinò vincolati. Quindi una piccola vittoria che non va dimenticata. Nell’ottobre del 2005 la Municipalità, sempre all’unanimità, votava a favore di un documento trasmesso al Sindaco dove si auspicava nei confronti del Palazzo del Cinema, “il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali che ne condividono le priorità della sua realizzazione” e dove si diceva fra l’altro che “questo intervento (il Palazzo del Cinema ndr.) diventerà fulcro del rilancio del territorio etc.…”. Il 14 luglio 2008 la Municipalità stessa senza alcun voto contrario esprimeva parere favorevole sulla proposta del Consiglio Comunale sull’Accordo di Programma per la riqualificazione dell’isola del Lido attraverso, fra l’altro, la costruzione di un nuovo Palazzo del Cinema e dei Congressi nel Piazzale del Casinò in quanto coerente con le posizioni assunte dalla Municipalità stessa. In una generale consapevolezza, mostrata da suddette votazioni, dell’importanza per il territorio di un’opera di questo tipo, non va scordata la forte richiesta della Municipalità, peraltro accettata, di nuove piantumazioni di alberi a fronte di un abbattimento di alberi presenti all’interno dell’asfalto del piazzale Casinò, abbattimento che permette appunto di salvare tutto il retrostante storico giardino vincolato e oggetto quattro anni fa di una grande mobilitazione ambientalista. Tutte le posizioni e le manifestazioni di oggi di una parte della variegata galassia ecologista sono ovviamente democratiche e legittime, peccato però dimenticare scelte concordate e condivise anni fa e dimostrare così ai vari guru politici che pretestuosamente da sempre cavalcano il binomio “ambientalista uguale no” che tra l’ambientalismo del fare e del non fare, c’è spazio per l’ambientalismo del “buon senso”.