Home Articoli responsabili 2011 Clima, il ruolo delle coste

Clima, il ruolo delle coste

Intervento uscito su TERRA NORDEST il 20 settembre 2011

All’Arsenale di Venezia, presso la sede di Thetis, nascerà un network internazionale per lo sviluppo di “best practices” sulla aree urbane costiere. Punto di partenza sarà la costituzione di una rete mediterranea delle città, a cominciare dalla città lagunare e da Alessandria d’Egitto. Venezia, per le sue specificità, è stata presa come punto di riferimento dagli oltre 50 esperti convenuti all’Arsenale dal 12 al 16 settembre 2011 in occasione della conferenza internazionale dedicata agli impatti dei cambiamenti climatici sulle aree urbane costiere. Infatti, le esperienze acquisite nel campo della salvaguardia di Venezia e della sua laguna sono una base per lo sviluppo di misure per l’adattamento alle minacce che i cambiamenti climatici rappresentano per le città costiere.

Gli esperti internazionali provenienti da molte parti del mondo in rappresentanza di prestigiose istituzioni scientifiche, organizzazioni governative e non, sono stati invitati dal Magistrato alle Acque di Venezia con la collaborazione dell’Università di California San Diego – Sustainability Solution Institute e Thetis e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare.
Si è discusso a lungo in merito alle previsioni dell’innalzamento del livello del mare e la loro affidabilità, in merito agli impatti sulle popolazioni e sulle infrastrutture costiere, sulle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e la loro attuazione, sulle modalità per usare la scienza nell’indirizzare i decisori istituzionali nonché sulla necessità di partecipare a network di esperti internazionali di politica, scienza e tecnologia, per condividere la conoscenza scientifica, i progressi tecnologici, l'esperienza operativa e le migliori pratiche di gestione. Coordinatore dei lavori è stato il Prof. Charlie  Kennel del Sustainability Solutions Institute dell’Università di S.Diego, sostenitore della tesi che “i cambiamenti climatici rendono necessaria l’adozione di un modello di gestione ambientale basata su un approccio adattativo, che sia in grado cioè di individuare ed adeguarsi ai cambiamenti in atto e futuri, come è stato fatto a Venezia”. La dichiarazione finale del convegno, condivisa da tutti gli esperti internazionali, in estrema sintesi, rilancia una nuova filosofia, dove gli interventi e le opere ingegneristiche devono avere un approccio che si integri con la gestione ambientale. Venezia, avendo anticipato con i propri interventi gli impatti dei cambiamenti climatici, è considerata un’icona - e quindi un caso studio - e può diventare un leader mondiale di questo nuovo approccio adattativo, sviluppando la capacità di mantenere nel lungo termine un costante legame con la comunità scientifica mondiale. Per questo motivo, Venezia è stata scelta come sede del suddetto network scientifico internazionale. Il “Sistema Mose”, si legge nella dichiarazione finale, è in grado secondo gli esperti internazionali di rispondere ai cambiamenti climatici previsti e al conseguente rialzo del livello del mare anche di fronte alle ipotesi più pessimistiche per il mare Adriatico.
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