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Il Centro Cadore sceglie le biciclette

Uscito su TERRA NORDEST martedì 18 gennaio 2011 

La notizia è sicuramente interessante anche se nelle valli cadorine ha aperto alcune legittime riflessioni. La notizia non riguarda certo l’ambizioso quanto faraonico progetto del comprensorio sciistico Civetta-Cadore di cui abbiamo scritto su queste stesse pagine, ma la creazione di una pista ciclabile che si snoderebbe lungo il lago di Centro Cadore e attraverso cinque comuni in grado, secondo i promotori, di attirare turisti anche dalla vicina Cortina.

Il progetto della pista ciclabile circumlacuale è stata approvata recentemente dalla Comunità Montana Centro Cadore che per finanziarla intenderebbe usare parte delle risorse del Fondo Brancher (circa 40 milioni di euro) che, a detta del suo stesso ‘promotore’, dovrebbero essere presto disponibili, tanto più che il Governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato la disponibilità delle stesse per progetti presentati dai Comuni montani.
 
Il costo stimato dell’opera è di circa 17 milioni di euro. I sindaci della zona sono convinti che si tratta di un progetto importante e ambizioso che potrebbe risultare fondamentale per lo sviluppo turistico del territorio del centro cadore in profonda crisi economica. Il presidente della Comunità Montale Centro Cadore Pierluigi Svaluto Ferro e gli assessori Lino Paolo Fedon e Luca De Carlo (primi cittadini di Perarolo, Domegge e Calalzo) annunciando l’approvazione in Giunta del progetto hanno sottolineato l’opportunità dell’opera per rilanciare il turismo evidenziando poi che la pista ciclabile circumlacuale si collegherebbe direttamente alla già esistente “Ciclabile delle Dolomiti”, che parte da Calalzo e arriva a Cortina. L’opera risulta oggi essere volontà di tutte le amministrazioni del Centro Cadore pertanto le istituzioni attendono dal Governo nazionale e regionale i bandi per il finanziamento del progetto.
 
Fondi fondamentali e che, se non arrivassero, potrebbero dare nuovo impulso ai promotori del referendum separatista “Belluno Autonomia Dolomiti” che hanno già ottenuto, pochi giorni fa, la vittoria del pronunciamento a favore del referendum da parte del Consiglio provinciale di Belluno, pronunciamento che ha diviso la stessa Lega, partito del Governatore Zaia. Su questo progetto di pista ciclabile si sono però aperte delle riflessioni assolutamente non banali che evidenziano una certa tensione civile e sociale nel bellunese. Agorà virtuale di queste discussioni il portale nuovocadore.it sempre più attento al dibattito nel territorio.
 
Nei forum e blog della rete la popolazione ha in parte apprezzato il progetto ma ha pure evidenziato legittime perplessità sia sui costi elevati della pista ciclabile sia sul fatto che la vicina e nota ciclabile Calalzo-Cortina non risulta ancora terminata fra Tai di Cadore e Pieve di Cadore proprio per assenza di fondi. Inoltre per chiamare turismo bisogna fare promozione e la promozione turistica, anche dell’esistente Calalzo-Cortina, è carente rispetto altre situazioni simili ad esempio in Alto Adige.

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