Agosto 2012 - Per giungere alla partenza del sentiero che porta alla Cima del Monte Cavallino è necessario percorrere la statale Carnica n.52 che collega Santo Stefano di Cadore a Sesto e San Candido e che attraversa il Comelico. Giunti al paese di Sega-Digon (Val Padola), esattamente nel punto in cui la statale forma una caratteristica curva a gomito, parte la stretta strada asfaltata della verde Val Digon.

La si imbocca, si ignora il primo bivio che porta verso la  borgata Costa, e si sale dritto fino ad un secondo bivio (cartello segnaletico per Casera Melin). Si continua dritti ora lungo una strada sterrata stretta direzione Casera Silvella e Casera Pian Formaggio. Costeggiando il torrente si arriva a un secondo parcheggio presso Pian della Mola, m 1458. Qui si può proseguire ancora in macchina per la Casera Silvella mentre si deve parcheggiare e andare a piedi per raggiungere la Casera Pian Formaggio vero punto di partenza (si sale alla casera in autovettura solo se provvisti di permesso).
Si cammina in moderata salita per 40 minuti fino alla bella Casera (1802 m) ubicata in un posto verde e panoramico e dotata di una fontana con acqua bella fresca. Da dietro la Casera (non vende prodotti! Porta il latte a valle) ben segnato si stacca il sentiero 145 che porta verso la forcella Cavallino. Si superano dei boschetti e falsi piani fino ad arrivare ad un ampio pianoro dove pascolano le mucche e da dove si sale faticosamente attraverso gradoni erbosi costeggiando il ruscello Cavallino fino praticamente alla forcella del Cavallino (o forcella Filmoor-2.453 m) in ambiente bellissimo. Lungo il sentiero di salita ben segnato si incontrano marmotte e pure vipere quindi fare attenzione. Arrivati alla forcella dopo poco più di due ore di marcia, si avanza tagliando, per evidente sentiero sempre in salita, il ghiaione che scende da cima Cavallino fino a raggiungere l'evidente passaggio in cengia inclinata attrezzata con corde fisse (il libro di sentieri del Berti lo chiama "Sentiero Attrezzato Sud").Il passaggio è semplice e la corda serve solo per appoggio e dare più sicurezza. Al termine di questo tratto si gira a destra e, per brevi roccette, si giunge alla cima del Cavallino (2.689 m)  e alla grande simbolica Croce Europa che segna la vetta (1 h dalla forcella). Qui una domenica di agosto austriaci e italiani si incontrano per ricordare i caduti su queste cime della prima guerra mondiale e viene in cima celebrata una messa in onore dei caduti e in segno di amicizia e fratellanza fra i popoli. Tutta questa zona è ricca di ricordi della guerra: trincee e fortini. Il panorama dalla vetta (ma anche dalla forcella) è fantastico. Siamo nella linea di confine fra Italia e Austria e si vedono le cime delle Dolomiti di Sesto, della Pusteria, dell'Austria, del Cadore e della Carnia. Si scende per la stessa strada e ritornati alla forcella si può raggiungere il sottostante rifugio austriaco Filmoor in venti minuti circa. Si ritorna poi in forcella e si riscende in circa due ore per lo stesso percorso alla Casera Pian Formaggio.

Escursione faticosa per il dislivello da fare ma non difficile e molto panoramica in ambienti stupendi e ricchi di ricordi storici.

 

Foto 1: Malga Pian Formaggio

 

Foto 2: sentiero che attraversa faticosamente gradoni erbosi verso la Cima Cavallino nello sfondo 

 

Foto 3: verso la forcella Cavallino

 

Foto 4: arrivati in forcella Cavallino chiare le indicazioni verso l'omonima cima 

 

Foto 5: il sentiero che taglia il ghiaione sotto il Monte Cavallino verso la cengia di salita alla cima

 

Foto 6: la cengia di salita attrezzata con corda fissa

 

Foto 7: attraversamento della cengia verso la croce di vetta 

 

Foto 8: in vetta sotto la Croce Europa

 

Foto 9: panorama dalla vetta verso le Dolomiti fiscaline

 

Foto 10: panorama verso l'Austria in lontananza si nota il Glosclokner

Commenti (0)

Ultimo aggiornamento ( Giovedì 30 Agosto 2012 08:55 )