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Napolitano l'ecologista

Intervento uscito su TERRA il 10 novembre 2010

Alla fine, anche con l’obiettivo di placare le numerose polemiche e le proteste dei cittadini, degli agricoltori e addirittura degli industriali, il premier Berlusconi e il ministro Bossi sono sbarcati nel Veneto dove l’emergenza maltempo continua.

Giunto nella mattinata di ieri a Monteforte D'Alpone (VR), Berlusconi ha poi iniziato una serie di sopralluoghi nelle aree più colpite dalla recente alluvione. Il presidente del consiglio ha affermato che l’aiuto dello Stato alle zone alluvionate sarà “sostanzioso e immediato” e il ministro Bossi ha aggiunto che sarà lui stesso il garante affinché questi soldi arrivino a destinazione. L’intervento economico promesso dal Governo sarà inserito nella Finanziaria mentre Berlusconi, rispondendo indirettamente al Governatore veneto Luca Zaia, ha pure affermato che riguardo all’ipotesi di trattenere l'acconto Irpef sul territorio, "non ce ne sarà bisogno". Insomma i soldi  per il Governo ci sono e verranno destinati all’emergenza in Veneto. Era attesa da giorni la visita del premier in Veneto. Richiesta a gran voce dagli amministratori  locali e regionali non molto teneri in questi giorni verso il Governo accusato di aver sottovalutato la portata dell’evento alluvionale, la visita di Berlusconi non è comunque riuscita a calmare le acque, quelle politiche ovviamente. Alle categorie economiche, che nei giorni scorsi avevano denunciato di essere state lasciate sole, Berlusconi ha risposto di non essersi mosso prima per non intralciare i soccorsi e, nel contempo, ha lodato i veneti per la loro vigorosa risposta all’emergenza. Vigorose paradossalmente sono state le proteste degli studenti, ricercatori precari ed esponenti dei centri sociali che hanno protestato all’arrivo a Padova del premier chiedendone le dimissioni. Energica la risposta delle forze dell’ordine che ha caricato i manifestanti e sequestrato vari striscioni. Flavio Zanonato, Sindaco di Padova,  non ha nascosto la sua delusione ritenendo che, alla fine, pochi sono stati gli impegni presi contestando a Berlusconi di aver parlato a lungo senza però ascoltare i rappresentanti degli enti locali. Il Pd nel frattempo cavalca il malcontento leghista riproponendo la richiesta cara al Governatore Zaia di sospendere immediatamente i tributi per non danneggiare ulteriormente le famiglie colpite dall’alluvione. ''Quella di cui parlano Bossi e Berlusconi e' solo elemosina. Dopo aver tagliato i fondi alla lotta al dissesto idrogeologico, e non aver affrontato una priorita' storica del Paese, ora Berlusconi e Bossi parlano di aiuto sostanzioso al Veneto senza scendere nei contenuti'' così  ha dichiarato il leader dei verdi verso la costituente ecologista Angelo Bonelli. ''Noi Verdi – continua Bonelli - facciamo una proposta concreta. Il governo rinunci al ponte sullo Stretto di Messina, che costera' 8 miliardi di euro gettati a mare per affrontare, subito, le criticita' piu' acute causate dal dissesto, non solo aiutando chi ha subito i danni delle alluvioni ma mettendo in sicurezza il territorio italiano su cui insistono oltre 500 mila frane ogni anno''.
E mentre la Coldiretti denuncia gravissimi danni alle campagne, dove sono annegati oltre 150mila animali e sono andati persi interi raccolti di tabacco, ortaggi e distrutte serre e fungaie,  il messaggio più chiaro su questa ennesima emergenza ambientale sono arrivate dal Presidente della Repubblica Napolitano che durante un incontro al Quirinale con i ragazzi vincitori del concorso di Green Cross ''Immagini per la terra'' ha dichiarato: “ci vogliono le leggi che dicano cosa fare e cosa no. E una volta che sono state fatte bisogna che vengano rispettate. Spero che voi - rivolgendosi ai ragazzi - cresciate con questa convinzione''.

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