Nuova sconfitta della Regione Veneto sul tema della caccia
Questo intervento è uscito il 10 novembre 2009 sul quotidiano TERRA
Sembra una storia infinita, quella della caccia nel territorio veneto. Il TAR del Veneto infatti con un nuovo decreto cautelare ha bocciato la seconda delibera regionale, il “lodo Galan bis”, in tema di caccia in deroga. Il blitz di qualche giorno fa della Giunta regionale che si era riunita in emergenza a Padova per approvare una nuova delibera fotocopia di quella bocciata sulla caccia in deroga è fallito clamorosamente.
La Seconda Sezione del TAR - Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto in seguito ad un ricorso della LAC in “inaudita altera parte”, e “ad adiuvandum” delle associazioni ENPA, LAV, LEGAMBIENTE, LIPU e WWF, ha sospeso con decreto cautelare presidenziale la delibera n.3255 sulla caccia in deroga per la stagione 2009/2010, approvata in emergenza il 30 ottobre 2009, con la quale veniva concessa la caccia di Storno, Pispola, Fringuello e Peppola, tutte specie protette dalla legge statale e dalla Direttiva Comunitaria n. 409/79/CE, l’abbattimento delle quali è considerato reato dalla legge sulla caccia. Questa è la seconda bocciatura di una delibera regionale del Veneto sulla caccia in deroga nell’arco di soli sette giorni. Il ricorso evidenziava, come ha sottolineato la LAC, “la mancanza del parere dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), lo stato di conservazione sfavorevole per le specie di uccelli oggetto delle deroghe e, in particolare, il ricorso reiterato da parte della Regione alla caccia in deroga non come fatto eccezionale, straordinario, così come prescritto dalla Direttiva comunitaria "Uccelli", ma come fatto "ordinario" e continuativo negli anni” .
In queste ore i legali rappresentanti delle varie associazioni ambientaliste sono all’opera per rendere nota la decisione del TAR alle province del Veneto, alle stazioni territoriali del Corpo Forestale dello Stato, ai Carabinieri, ai Corpi di Vigilanza delle Province del Veneto, alle associazioni venatorie, per evitare che i cacciatori nei prossimi giorni, ignari della decisione dei giudici veneziani, commettano sanzioni punite penalmente dall’art.30 della L.157/92 sulla caccia. Soddisfazione alla notizia di questa nuova sentenza è stata espressa dai Verdi del Veneto.

Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 11 Novembre 2009 20:32 )


