Caccia, la Giunta Galan non si ferma
Intervento pubblicato sul quotidiano TERRA del 4 novembre 2009
Blitz della Giunta Regionale Veneta sulla caccia. Venerdì scorso, in tarda serata, con uffici chiusi o a mezzo servizio in vista del fine settimana, di tutta fretta e addirittura in seduta straordinaria, si è riunita presso la sede del Genio Civile di Padova e non nella sede ufficiale di Palazzo Balbi a Venezia, la Giunta Regionale per approvare una delibera fotocopia della precedente sulla caccia ai piccoli uccelli migratori protetti dalla legge statale e dalle Direttive europee, quali Pispole, Fringuelli, Peppole e Storni, modificandone solo il limite massimo del prelievo regionale.
Le modifiche apportate rispetto alla precedente delibera sono, di fatto, inesistenti dal momento che è stato modificato il carniere totale regionale ma non il carniere giornaliero di ogni singolo cacciatore che potrà continuare a cacciare come il giorno prima. “Cambia il quantitativo massimo di prelievo regionale – ha dichiarato soddisfatta l’assessore alla caccia Donazzan - e viene ridotto fino al rispetto dell’1% della mortalità annua della specie in oggetto”. In realtà, pur di permettere da subito comunque l’attività venatoria nel territorio veneto, la Giunta regionale ha umiliato le decisioni del TAR del Veneto che, proprio il giorno prima con Decreto cautelare, aveva stabilito che “sussiste il requisito dell’immediata gravità e irreparabilità del danno” bloccando la precedente delibera del 6 ottobre 2009 sulla “caccia in deroga”. Dura la reazione degli animalisti e ambientalisti. Per Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto “quello utilizzato dalla Giunta Galan è un espediente di bassissimo profilo, sono ricorsi a mezzucci molto scorretti solo per conquistare qualche giorno in più di caccia agli uccelli protetti. Ora con i nostri legali stiamo valutando la possibilità di un esposto alla Procura della Repubblica per eventuali reati a carico della Giunta regionale per mancata ottemperanza alle decisioni del TAR.”. Per Michele Bertucco presidente di Legambiente Veneto “La nuova delibera della Giunta regionale sulla caccia in deroga è una decisione scandalosa che si fa beffa del TAR e dell’Unione Europea e sembra una decisione presa sotto dettatura della lobby dei cacciatori”. Non meno dura la reazione del consigliere regionale verde Gianfranco Bettin che ha bollato il blitz della Giunta regionale veneta come “uno squallido favore alla lobby dei cacciatori veneti” dichiarando alle testate giornalistiche regionali “Disprezzo per la giustizia, per l’ambiente e per gli animali, totale corrività con la lobby più spudorata e socialmente prepotente, questo il senso che ha la nuova delibera prontamente adottata dalla giunta regionale del Veneto per consentire, con mezzucci da Azzeccagarbugli, ai cacciatori della regione di godere dei propri beceri privilegi, alla faccia della sentenza del Tar e della stessa Unione europea, che ha ripetutamente criticato l’Italia per le leggi venatorie che la Regione Veneto promuove”.
Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 04 Novembre 2009 11:14 )


