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Una discarica in un parco

Uscito su TERRA NORDEST il 20 aprile 2010 

Una discarica in un parco, questo potrebbe succedere a Udine. Nel sito denominato “Di là de Tor”, all’interno del parco comunale del Torrente Torre, si vuole localizzare un’ennesima pericolosa discarica.
Il torrente Torre è riconosciuto dalla normativa regionale come “Area di Rilevante Interesse Ambientale” (A.R.I.A.) e il Piano Territoriale Regionale, seppur in revisione, rimarca la sua funzione di “corridoio ecologico” in quanto unisce i monti Musi all’Isonzo e al mare, diventando un naturale percorso di migrazione degli animali, ma anche di diffusione delle specie vegetali. 

La confluenza Torre-Natisone inoltre è riconosciuta come Sito di interesse Comunitario (SIC) dalla Comunità Europea. Lungo il Torre e nei luoghi interessati dai progetti di nuove discariche, in particolare a Udine con il progetto “Di là de Tor”, sono riconoscibili specie vegetali endemiche e importanti nidificazioni avifaunistiche difficilmente rintracciabili in altri ambiti di pianura.
Il Wwf friulano ha espressamente ribadito in tutte le sedi istituzionali il suo no alla nuova discarica nel parco comunale del torrente Torre.  Il sito “Di là de Tor” si trova in un punto critico è quindi insensato per l’associazione localizzare una discarica a pochi metri da un corso d’acqua caratterizzato da intensi fenomeni erosivi, in pieno Parco comunale, ed in totale contrasto con le  relative prescrizioni e norme di tutela.
Il Wwf evidenzia pure che  lungo il Torre a Udine, nel raggio di poche centinaia di metri, sono già presenti, oltre a vari impianti e discariche per inerti, due importanti discariche per rifiuti urbani, tra le quali quella di S. Gottardo attualmente in funzione.  Questa oltretutto è utilizzata in deroga a qualunque normativa, considerato che, nonostante sia una delle principali della provincia, si trova all’interno degli argini del Torre, proprio in corrispondenza ad una strettoia del suo corso. Sulla riva opposta della strettoia, la ditta che gestisce la “S.Gottardo” propone ancora una discarica nuova, già bocciata in sede di conferenza tecnica provinciale nel 2002. Secondo il servizio idraulico regionale, sarebbe possibile intervenire con opere di protezione spondale allo scopo di proteggere le discariche esistenti e le nuove dall’erosione delle acque. Al Wwf, questa soluzione sembra dispendiosa, pericolosa ed inconciliabile con lo stato, riconosciuto dalla normativa regionale, di “Area di Rilevante Interesse Ambientale” oltre che di “Parco comunale del Torrente Torre” ai sensi della l.r. 42/1996 (norme in materia di aree protette).
Oltre a queste considerazioni, il Wwf si associa ai timori dei comitati relativi alla conduzione post-esercizio ed all’efficacia del monitoraggio vista la presenza di diverse discariche in così pochi chilometri: e` evidente che, in caso di inquinamento, con discariche così ravvicinate, diventa impossibile discriminare l’origine dell’inquinamento e quindi intervenire per bonificarlo.
Il 7 aprile in Commissione Via regionale si è discusso di questo spinoso argomento senza pervenire ad alcuna conclusione. L’assessore regionale all’ambiente Elio De Anna ha rinviato la discussione al 5 maggio in quanto i tecnici dell’Agenzia per l’Ambiente (Arpa) avevano inviato troppo tardi alcune integrazioni al progetto per cui l’istruttoria è risultata incompleta ed è stata rinviata. Anche in questa occasione l’associazione ambientalista ha confermato la propria ferma opposizione al progetto e, in generale, la propria ferma opposizione allo smaltimento dei rifiuti urbani in discarica, che prosegue senza un'adeguata attenzione per la raccolta differenziata e la riduzione a monte della produzione dei rifiuti, imposte anche dalle norme europee e nazionali.

 

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