In difesa di Villa Agostini
Intervento uscito su TERRA NORDEST il 19 ottobre 2010
Il Comitato per la difesa di Villa Agostini non si ferma. Come avevamo scritto nei mesi scorsi su queste pagine, la dimora degli Agostini potrebbe essere deturpata dai cantieri per la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV), che passerà a duecento metri dal cancello della villa, a Giavera del Montello (Treviso).
Una superstrada di dimensioni paragonabili al passante di Mestre potrebbe quindi attraversare il “Complesso di Villa Agostini Tiretta”, tutelato dal decreto di vincolo emesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in data 26 settembre 2006 ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 “Codice dei Beni Culturali e del paesaggio”. Il vincolo ha chiaramente come oggetto il “Complesso di Villa Agostini Tiretta con barchessa, annessi rustici, chiesetta, giardino e spazi agricoli”. Secondo le comunicazioni ricevute da Veneto Strade, il tracciato permane all’interno delle aree vincolate ad una quota del piano stradale approfondita a meno 8-10 metri dal piano campagna e con la costruzione di una galleria in corrispondenza del passaggio di fronte alla villa.
Per realizzare il tratto dovranno scavare all’interno del vincolo, movimentare terre per circa 400.000 metri cubi da caricare su circa 25.000 camion. E’ un autentica follia per il Comitato che ha scritto al Governatore del Veneto Zaia e chiesto un incontro per consegnargli le migliaia di firme raccolte dalla petizione pure online al sito www.salviamovillaagostini.org . Nel missiva firmata da Francesco Agostini, si chiede al Governatore di “ricercare la sintesi di interessi entrambi meritevoli di rispetto: l’esigenza della mobilità civile e commerciale e la tutela del patrimonio storico-culturale veneto. Tengo a precisare, scrive Francesco Agostini, che, in linea di principio, non sono contrario alla realizzazione di nuove infrastrutture a servizio del territorio, purché debitamente previste negli strumenti pianificatori, decise in Veneto se realizzate in gran parte impiegando risorse che saranno ritagliate nei futuri bilanci regionali e condivise con le comunità che ne dovranno sopportare i costi ambientali per la loro realizzazione ed esercizio. Per questo motivo negli ultimi dieci anni, la proprietà di Villa Agostini Tiretta si è attivata generosamente, per fornire a Veneto Strade ed in seguito alla Struttura commissariale, soluzioni di tracciati alternativi che si discostassero il minimo possibile dai progetti del proponente, che però potessero inserirsi nel territorio, risparmiando inutili danni al complesso monumentale dichiarato d’interesse storico-culturale. Le chiedo, continua Agostini, un incontro per poterle consegnare le oltre duemilaottocento firme, che tanti cittadini innamorati del Veneto hanno voluto apporre alla petizione Salviamo Villa Agostini!.
Il comitato chiede a Zaia una soluzione di compromesso per realizzare il tratto della SPV, evitando di arrecare un’offesa permanente ad una delle ultime Ville pre-palladiane superstiti.


