Home Articoli responsabili 2004 Presentazione di un volume su San Giacomo in Paludo

Presentazione di un volume su San Giacomo in Paludo

Uscito sul Gazzettino nel febbraio 2004

Verrà presentato giovedì 4 marzo alle 17.30 a Venezia presso la Casa della Laguna -  casa Correr “del boia” Santa Croce 1704 San Zan Degolà - nell’ambito degli incontri “Scenari Lagunari”, l’interessante saggio “Archeologia e Monasteri nella laguna veneziana: San Giacomo in Paludo” curato del prof. Sauro Gelichi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Il saggio è stato recentemente pubblicato, grazie al contributo del Magistrato alle Acque di Venezia, del Consorzio Venezia  Nuova, della Soprintendenza Archeologica per il Veneto, della Regione Veneto e dell’associazione ambientalista VAS concessionaria dell’isola in questione, con lo scopo di divulgare le ricerche avviate nell’isola di San Giacomo in Paludo dal 2002 dall’Insegnamento di Archeologia Medioevale. Scorrendo questo importante e dettagliato scritto si può comprendere, come è avvenuto per altre famose isole della laguna come S. Francesco del Deserto, che la scoperta dell’esistenza di una struttura sommersa, datata all’epoca tardo-antica o alto-medioevale, e la scoperta di numerose ceramiche di età ellenistico-romana, sono state sentite dagli studiosi come segnali di una possibile e lunga durata nell’occupazione del sito, antecedente ai passaggi fondamentali nella storia dell’isola: transizione ospizio/monastero (verso la metà del XIII secolo), monastero femminile/convento maschile (XV secolo), utilizzo militare dell’area (XIX e XX secolo). Un’attenta analisi dei reperti ceramici scoperti nell’isola di San Giacomo in Paludo, provenienti dalle stratigrafie indagate durante le campagne di scavo del 2002, evidenzia una presenza di un considerevole numero di forme e tipologie collocabili cronologicamente tra il XIII secolo e XVIII secolo, con una forte presenza di materiali ascrivibili tra il XVI e il XVII secolo. Il panorama offerto dalle testimonianze storiche – si legge nel saggio – concorda con i dati emersi nello scavo ma, dall’analisi dei reperti provenienti dalle raccolte di superficie anche recenti, emergono dei dati in opposizione alle conoscenze storiche acquisite dell’isola. In particolare viene segnalato il ritrovamento presso il lato orientale dell’isola di un frammento di ceramica attica e di un frammento di lucerna datate al IV secolo a.C., di un frammento di ceramica di vernice nera datata al I secolo d.C., e di altri frammenti ceramici riconducibili genericamente all’età romana e bizantina. Viene infine segnalata una struttura sommersa di epoca tarda romana, presso il margine orientale dell’isola. Si potrebbe trattare di una struttura portuale, un piccolo molo o attracco. Il tutto potrebbe offrire argomenti per la discussione su un insediamento di età antica sull’isola, e di questo ma anche delle prospettive future di recupero dell’isola di San Giacomo in Paludo si  discuterà alla presentazione del saggio che vedrà la partecipazione dell’autore Prof. Sauro Gelichi e del responsabile dell’associazione VAS per il recupero dell’isola, Dario Vianello.

 

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