Uscito sulla Nuova Venezia nel settembre 2006
L’alluvione degli ultimi giorni, ha evidenziato ancora una volta e non solo nel nostro territorio ma in tutto il Paese, come sia necessaria davvero una “grande opera” probabilmente costosa, complessa ma urgente. La “grande opera” riguarda l’intervento di riassetto del territorio, di difesa del suolo, di riequilibrio idrogeologico. Una urbanistica forsennata e caotica ha in pochi decenni distrutto notevoli parti del nostro ambiente e del nostro paesaggio. Il risultato, sia visivo e sia in termini economici, è sotto gli occhi di tutti. Quando piove più del normale molto spesso il nostro territorio, o quello italiano in genere, va completamente in tilt. Anche sforzi normativi, pensiamo alla famosa legge sulla difesa del suolo, che avevano cercato anche con elementi molto positivi di ordinare la materia e indicare soluzioni appropriate, anche nel non facile campo delle competenze istituzionali, sono stati in parte disattesi. Oggi serve una condivisone delle priorità fra tutti gli enti preposti con il fine unico di mettere in salvaguardia e in sicurezza il nostro territorio e, per fare questo, serve una univoca volontà d’intenti e una cooperazione fra enti pubblici, privati, imprese, associazioni. Inoltre, ovviamente, per fare il tutto, servono risorse tali e adeguate per una vera “grande opera”.
Ultimo aggiornamento ( Venerdì 03 Aprile 2009 14:21 )