La Convention degli Ecologisti e Civici: due giorni a Roma per un nuovo inizio dell’ecologismo politico
La Convention degli Ecologisti e Civici: due giorni a Roma per un nuovo inizio dell’ecologismo politico (di Giuliano Tallone)
Due giorni storici nella vicenda dell’ecologismo politico italiano e del mondo civico. Così possiamo riassumere ciò che è accaduto a Roma sabato e domenica 21 e 22 maggio scorsi, con la Prima Convention degli Ecologisti e Civici italiani. L’evento si è tenuto dopo un lungo percorso, iniziato con l’Assemblea Nazionale dei Verdi del settembre 2009, nella quale la mozione di Angelo Bonelli “Il Coraggio di Osare” aveva vinto il congresso portando quest’ultimo alla Presidenza del partito, con la conseguente fuoriuscita di una parte della classe dirigente transitata in SEL. In quella sede la mozione che proponeva l’opzione dello scioglimento dei Verdi nel movimento politico post-comunista, dopo la fine dell’era Pecoraro Scanio, sembrava maggioritaria e destinata al successo certo. Invece, contro ogni pronostico, Bonelli e la sua idea di conservare con convinzione una forza politica ecologista autonoma nel nostro paese passarono di misura, anche sull’onda di un appello firmato da Giobbe Covatta, Mario Tozzi e dal sottoscritto che sottolineavano che in tutta Europa quest’area politica era presente ed importante e che fare a meno di una forza politica che si ispirasse ai valori dell’ecologismo, all’inizio deglio anni ’10 del XXI Secolo, sembrava paradossale.
Ma il progetto proposto da Bonelli per i Verdi – molto al di là di questi – non si limitava alla difesa del soggetto politico verde autonomo. Il “coraggio” della mozione era indirizzato ad una proposta di superamento dei Verdi in un vero e proprio nuovo soggetto politico, non una mera “rifondazione Verde” ma un nuovo inizio, basato sull’apertura di un percorso costituente indirizzato alla società civile e all’associazionismo ambientalista e sociale in particolare. Non un partito ma un movimento federato, partecipato e in continua connessione con i fermenti dell’area della pre-politica ed anche dell’antipolitica. Come alcuni critici fanno notare non è la prima volta che si cerca di effettuare questo tentativo: ma rispondo che mi sento di dire che questa è la prima volta che c’è una coerenza forte tra ciò che si auspica e ciò che si realizza.
A partire dal settembre 2010 infatti, dopo un lungo periodo di gestazione e di riflessione sulle modalità più adatte per percorrere questa difficile strada, si è assistito il lancio dell’Appello “Io Cambio”, con primi firmatari di diverse estrazioni: molti esponenti delle associazioni ambientaliste come i Presidenti del WWF Italia Stefano Leoni, dei VAS Guido Pollice, della LIPU Giuliano Tallone (chi scrive), di Forum Ambientalista Ciro Pesacane, il Vicepresidente di Italia Nostra Caracciolo; amministratori “virtuosi” come Marco Boschini e Domenico Finiguerra, animatore tra l’altro del movimento “Stop al Consumo di Suolo”; ma anche Vincenzo Cenname, il Sindaco di Camigliano (Caserta), commissariato per essere troppo bravo nella raccolta differenziata e per non accettare norme considerate ingiuste, recentemente rieletto con il 78% dei voti dei suoi cittadini; esponenti del mondo della scienza, della cultura, della società come Danilo Mainardi, Luca Mercalli, Mario Tozzi, Dacia Maraini. Un primo incontro dei firmatari, nell’ottobre 2010 a Bologna, gestito con un esplicito approccio partecipativo, portava alla definizione di un Coordinamento Organizzativo provvisorio della Costituente Ecologista composto da 25 persone, uomini e donne in modo paritario, in larga maggioranza non appartenenti alla Federazione dei Verdi. Poi l’incontro con il progetto dell’Appello “Abbiamo un Sogno”, nel novembre 2010, e la grande manifestazione “The Green Way” al Teatro Eliseo, a Roma, con oltre 700 partecipanti; e ancora un incontro a gennaio 2011, con una assemblea “autoconvocata” indirizzata anche ad altre reti e movimenti civici, come i Movimenti Civici Siciliani e la Rete Civica Italiana. Ed infine la decisione di voler convocare la “convention” costitutiva, prima da parte della Costituente Ecologista che ne aveva stabilito la data nel 15 e 16 aprile, poi spostata al 21 e 22 maggio per dare modo all’Appello “Abbiamo un Sogno” di costruire una comune partecipazione, poi confermata insieme a quella dei “Sindaci della Buona Amministrazione” e a quella della stessa Federazione dei Verdi.
Il percorso di avvicinamento alla “convention” è stato indirizzato a garantire la più ampia partecipazione di associazioni, reti, movimenti e comitati che potessero offrire un contributo programmatico e organizzativo alla costruzione del nuovo movimento politico, con un approccio partecipativo ed inclusivo, ma anche molto determinato ad ottenere risultati concreti. Alla convention sono stati invitati anche numerosi soggetti che non hanno ancora aderito al percorso costituente, in una ottica di massima libertà, ma con la convinzione che tutti potessero dare un impulso alla crescita del processo e al successo dell’iniziativa. La struttura della convention, in due giornate, vedeva la prima orientata ad una discussione per tavoli di lavoro orientati ad elaborare una serie di proposte programmatiche, senza l’ambizione di concludere un lavoro di scrittura di un programma politico, ma cercando di avviare un percorso con i soggetti e gli stakeholders interessati ai diversi temi.
Prima giornata: i Tavoli Programmatici
La sessione del sabato è stata molto partecipata, con oltre 350 iscritti che sono intervenuti nei sei tavoli di lavoro, divisi nelle due parti del pomeriggio. Tra questi oltre 80 hanno partecipato con relazioni programmate, alle quali ha fatto seguito un ampio dibattito.
Il primo dei tavoli programmatici, coordinato da Claudia Bettiol e Dario Tamburrano, ha riguardato la “Green Economy”. Si è discusso della necessità storica di andare oltre finanza e PIL, parlando di economia ecologica e solidale, indicatori di benessere e innovazione energetica, debito pubblico e le politiche monetarie. Nella stessa sessione si è discusso anche di nuovi lavori, formazione, ricerca e innovazione, beni comuni. Questo tavolo è stato tra i più partecipati, e ad esso ha tra l’altro contribuito Antonio Tricarico (CRBM), anche se non ha potuto essere presente. Tra gli altri hanno partecipato Fabio Salviato (Fondatore Banca Etica), Giuseppe Carpentieri (del direttivo MDF), e Michele De Palma (Uniti contro la crisi).
A questo ha fatto seguito l’incontro su “Politiche Energetiche e Cambiamenti Climatici”. Si è parlato dell'energia come bene comune e della "democratizzazione energetica" come diritto naturale. Tra gli strumenti possibili si è discusso di rinnovabili, efficienza energetica e Smart Grids. Infine un tema affrontato è stato quello della chiusura dei cicli produttivi e dell’obiettivo “Rifiuti zero”. E’ stato coordinato da Sergio Ferraris (Direttore di Qualenergia) e Pinuccia Montanari (Assessore Comune di Genova), e tra gli altri sono intervenuti Massimo Scalia (Docente Universitario), Antonio Zecca (Docente Universitario), Maria Grazia Midulla (WWF) e Massimo Sapienza di Assoenergie.
Il terzo tavolo è stato incentrato sul tema “Post Carbon Cities”. Si è ragionato di urbanistica per la qualità della vita, il diritto alla casa, la libertà di movimento. Una parte centrale della discussione ha riguardato i beni culturali, il paesaggio, il territorio agricolo e la città intesi come beni comuni. Oltre ad una brillante introduzione di Violante Pallavicino, Paolo Berdini si è soffermato sulle grandi questioni dell’attuale urbanistica connessa con le politiche dell’edilizia, economiche e della tutela del paesaggio, e sui possibili rimedi. Dal tavolo è emersa una importante proposta di “Moratoria dell’edificazione” per un anno, propedeutica ad una revisione sostanziale della normativa che rafforzi la tutela del territorio. Tra i qualificatissimi partecipanti al panel di discussione anche Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano e promotore della campagna “Stop al Consumo di Suolo”, Anna Donati, esperta di mobilità e infrastrutture, ambientalista e già Consigliere di Amministrazione di Ferrovie S.p.A., Maria Pia Guermandi (Archeologa, e Vicedirettore di www.eddyburg.it).
Nella stessa sala è seguita una discussione su “Ambiente e Agricoltura, Aree Protette e Biodiversità, Diritti degli animali, Turismo Sostenibile”, coordinata dal sottoscritto e da Valentina Stefutti, avvocato di diverse associazioni ambientaliste ed animaliste oltre che consulente di diverse amministrazioni e co-editor di un sito sul diritto dell’ambiente. Sulla base delle proposte di punti da adottare per un piano strategico del settore, si è sviluppata una discussione che ha coinvolto i rappresentanti nazionali delle principali associazioni professionali che rappresentano i lavoratori delle aree protette come Maurilio Cipparone (Portavoce dell’Associazione Unione per i Parchi e per la natura d’Italia), Andrea Gennai (Vicepresidente di AIDAP – Associazione Italiana Direttori di Aree Protette) e Stefano Spinetti (Presidente dell’AIGAE – Associazione Italiana delle Guide Ambientali ed Escursionistiche). Vito Consoli ha presentato l’iniziativa di “Territorio Roma”, utilizzando il caso di questa particolare città, la più grande in Italia, come paradigma delle questioni dei parchi, dell’agricoltura e del paesaggio. Rappresentato anche il mondo dell’agricoltura sostenibile con l’intervento di Furio Venarucci (Pres. Associazione Nazionale Produttori Agricoli), mentre Paolo Carnemolla (Presidente di Federbio) ed Andrea Ferrante (Presidente dell’AIAB) pur avendo aderito non sono potuti essere presenti. Il mondo ambientalista è stato rappresentato da Gaetano Benedetto, dirigente storico del WWF, Fulvio Mamone Capria (Vicepresidente LIPU) e Laura Ravazzoni (del CTS). Infine Walter Caporale (Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani) e Cristina Morelli dell’Esecutivo Verdi hanno portato il punto di vista dell’animalismo e dei diritti degli animali. Dalla sessione sono usciti quindi dieci punti condivisi per un programma politico strategico in questo settore, che come per gli altri tavoli programmatici sono stati presentati successivamente nella plenaria di domenica.
Di grandissimo interesse il tavolo sulla “Etica e Legalità, Ecologia della Politica, Ecomafie”, coordinato da Gaetano Turrini, esponente del mondo civico trentino, uno dei fondatori della Margherita e da Renate Holzeisen (Avvocato della Provincia autonoma di Bolzano). Sono intervenuti tra l’altro Marco Boato (già deputato Verdi), Marco Boschini (Assessore del Comune di Colorno ed esponente dell’Associazione Comuni Virtuosi), Bruno Mellano (già Presidente di Radicali Italiani), Antonio Turri (Responsabile Lazio di Libera). La discussione ha riguardato la strettissima connessione reciproca tra questi temi, e la necessità per la nuova forza politica nascente di metterli al centro del proprio progetto di contenuti e di metodo.
Per quanto riguarda le questioni sociali, uno dei tavoli coordinato da Michele Dotti (Coordinatore dell’Appello Abbiamo un Sogno) e Francesco Muscau (della Costituente Ecologista) ha trattato di “Nuovi diritti. Diritti Umani e diritti civili”, ma anche di “Disarmo e nuove politiche sull'immigrazione, d'integrazione e di cooperazione” ed infine anche di “Welfare e inclusione, e Diritto alla salute”. Tra gli altri ne hanno parlato Steve Emenjeuru (Operatore culturale comunità nigeriana), Franco Pittau (Caritas immigrazione), Mao Valpiana (Movimento non violento), Paolo Galletti (ex Deputato Verdi), Giuseppe Liguori (Missionario Cattolico), Domenico Rizzuti (SEM-Sinistra Euro Mediterranea), Tiziana Frongia (Costituente Ecologista). Ovviamente questi complessi temi non si possono esaurire in due ore di discussione, ma dal tavolo sono emerse proposte che verranno pubblicate, così come i materiali degli altri tavoli programmatici, sul sito internet della Costituente Ecologista (www.costituentecologista.it) e dell’Appello “Abbiamo un Sogno” (www.abbiamounsogno.it).
Il lavoro dei tavoli programmatici proseguirà, come deciso durante la Convention, anche nei prossimi mesi, con appuntamenti tematici decentrati sul territorio che saranno orientati a mantenere un contatto con i soggetti che hanno partecipato alla Convention, e a proseguire il lavoro di elaborazione politica in preparazione di un vero e proprio programma del nuovo soggetto.
Seconda giornata: la sessione plenaria della Convention
La sessione plenaria della Convention non poteva aprirsi in modo migliore: un attento messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Gli interventi condotti da Marco Gisotti di Modus Vivendi si sono aperti con una ampia relazione di Antonio Noto (IPR Marketing), che ha presentato un “Rapporto sulle prospettive per una politica ecologista in Italia”, che valuta lo spazio politico potenziale di un nuovo soggetto politico ecologista intorno al 7% dell’elettorato.
A seguire due appassionati ed appassionanti interventi di Sydney Possuelo, Leader Indigenista Brasiliano, già esponente del FUNAI, e di Satoko Watanabe, il Coordinatore dell’Internazionale dei Verdi Giapponesi (presenti in 70 amministrazioni regionali locali, ma ancora non nel Parlamento di quel paese). Possuelo ha raccontato le sue esperienze nella Foresta Amazzonica e il rapporto con le popolazioni remote a volte ancora isolate dal mondo moderno, e le attività di conservazione del più importante ecosistema del mondo, insieme alle popolazioni locali. Impressionante il racconto di Satoko Watanabe, la rappresentante dei Verdi del Giappone, che dopo essersi ripetutamente scusata a nome del suo popolo per i danni causati dall’incidente di Fukushima, con una modestia e una educazione tutta giapponese, ha ripercorso le fasi e le cause della tragedia, dimostrando come fosse ampiamente prevedibile, e causata da fattori umani (e da scelte indirizzate solo da questioni economiche).
La sessione più strettamente “politica” è stata introdotta da un videomessaggio di Daniel Cohn Bendit, “Danny il Rosso” del ’68 francese, ma anche leader dei Grunen tedeschi e in anni più recenti di Europe Ecologie in Francia, con il quale il “maitre à penser” dell’ecologismo europeo ha incoraggiato i partecipanti alla Convention a proseguire sulla strada intrapresa in quanto un forte ed autonomo soggetto ecologista in Italia è indispensabile anche nel quadro continentale. Gli interventi sono stati aperti da Monica Frassoni, Co-Presidente dei Verdi Europei, che ha assicurato il suo apporto e quello di questi ultimi al percorso costituente, sottolineando l’importanza di una leadership plurale che superi la tendenza italiana ai “partiti persona”, e facendo i migliori auguri al progetto in corso. Angelo Bonelli, Presidente dei Verdi Italiani, ha illustrato i punti qualificanti del percorso proposto con la convention, precisando che esso va ben al di là dell’idea di una “rifondazione verde”, ed è indirizzato a costruire una ampia aggregazione democratica che veda sui suoi passaggi principali, come quello ad esempio della scelta del simbolo, il meccanismo delle primarie. Nel suo intervento Bonelli ha anche proposto un appuntamento concreto, una Assemblea Costituente del nuovo soggetto politico, da tenersi in autunno e precisamente il 26 e 27 novembre 2011 a Roma. Altri interventi in video sono stati quello di Stefano Rodotà e di Luca Mercalli, mentre Mario Tozzi, assente per impegni di lavoro, e Jacopo Fo sono intervenuti telefonicamente. Molto bella la lettera di Rita Borsellino, letta al pubblico del Teatro Ambra Jovinelli, con la quale si riconosce da parte sua il valore dell’iniziativa della Convention e del percorso in via di svolgimento. Interventi significativi quelli di Michele Dotti, Coordinatore dell’Appello “Abbiamo un Sogno”, ed uno degli animatori principali della convention, di Domenico Finiguerra, Sindaco di Cassinetta di Lugagnano. Sono intervenute anche donne come Dacia Maraini, che ha usato parole sensibili anche a favore dei diritti degli animali, e una rappresentante delle “Donne Terre-Mutate” dell’Aquila, che ha presentato anche un video, per sensibilizzare sulla drammatica situazione della città. Molto importante il discorso di Roberto Burdese, Presidente di Slow Food, che ha sottolineato la coerenza tra il programma della convention e la visione della sua associazione, e la piena disponibilità – anche nella scelta di Slow Food di rimanere movimento e non entrare in politica – a dare un contributo di merito e di partecipazione alla costruzione del progetto costituente. Lo scrivente Giuliano Tallone, Presidente della LIPU, ha chiuso la mattinata con un appello a tutti i cittadini per un rinnovato impegno politico ecologista e civico, coinvolgendo le associazioni e la società civile in modo efficace, trovando meccanismi e modalità della politica che consentano una effettiva partecipazione a tutti, incluse le mamme con bambini e le donne in generale, in quanto la parità di genere in tutti gli interventi è stata ritenuta una delle priorità di contenuto e di metodo del percorso costituente.
Nel pomeriggio i lavori si sono aperti con la cosiddetta “sessione referendaria”, nella quale Corrado Oddi del Comitato Referendario 2 SI per l'Acqua Bene Comune e Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente e uno dei portavoce del comitato per il referendum sul nucleare, hanno sottolineato il muro del sistema dell’informazione che non fornisce adeguate notizie ai cittadini sulla stessa esistenza dell’appuntamento referendario del 12 e 13 giugno 2011, in particolare nell’ambito televisivo. Cogliati Dezza ha anche sviluppato alcune riflessioni sul percorso costituente, sottolineandone l’interesse ma anche alcune possibili contraddizioni, ed invitando ad approfondire un confronto in merito. Ha sollevato in particolare la questione delle rinnovabili, che vanno ritenute una priorità rispetto ad altre modalità di produzione dell’energia come il carbone ed il nucleare, superando le difficoltà che esistono nella localizzazione degli impianti fotovoltaici ed eolici sul territorio, attraverso una adeguata programmazione. Purtroppo Giuseppe Onufrio di Greenpeace, pure a lungo presente in sala, non ha potuto intervenire per il protrarsi dei lavori, e gli organizzatori si sono pubblicamente scusati per questo serio inconveniente. Anche Massimo Scalia, del quale era previsto l’intervento per il comitato referendario sul nucleare, ha dovuto assentarsi prima di intervenire. Anna Orunesu e Marco Seddone del C.A.N. (Comitato Antinuclearista Nuorese) hanno raccontato l’esperienza esaltante del referendum consultivo appena svoltosi in Sardegna con una schiacciante vittoria degli antinucleari, dopo aver raggiunto il quorum per il referendum.
La parte successiva del programma ha avuto uno dei momenti emotivamente più toccanti, con un ricordo di Alex Langer di Marco Boato. Marco ha condiviso con l’ambientalista sudtirolese molto del percorso politico ed umano. Il ricordo è stato preceduto da un video con un intervento di Alex ad un convegno svoltosi a Trento nell’inverno del 1994, sei mesi prima della sua morte. Il video, forse anche per la somiglianza formale con gli altri contributi video pervenuti, ma anche per la incredibile attualità delle parole di Alex, sedici anni dopo la sua scomparsa, ha fatto vivere per un momento ai partecipanti seduti in sala, e senz’altro al sottoscritto, l’impressione di una fisica presenza di questo leader ecologista e pacifista ormai scomparso. Come detto da Marco Boato non senza emozione, Alex Langer ci manca ancora, e per molto tempo ci mancherà.
A seguire è stato presentato un video saluto di Philippe Lamberts, Co-Portavoce dei Verdi Europei, che aveva già partecipato all’iniziativa “The Green Way” di novembre, sempre a Roma.
La Sessione sulla “Buona Amministrazione” è stata aperta da Vincenzo Cenname, il Sindaco di Camigliano (Caserta), esempio di esperienza civica ecologista di straordinario valore, commissariato dal Ministro dell’Interno Maroni (dopo solo una settimana dalla richiesta), per essere stato troppo bravo nella raccolta differenziata nel suo comune, e per non aver accettato norme che considerava ingiuste obbligandolo ad aderire ad un consorzio provinciale (la sua storia è stata raccontata, tra gli altri, da “AnnoZero” e “Report”). Enzo è stato recentemente rieletto con il 78% dei voti dei suoi cittadini. Di grande importanza l’intervento di Giovanni Ruvolo, dei Movimenti Civici Siciliani, una rete di associazioni e movimenti di grande articolazione sul territorio e sui temi con la quale il gruppo dell’Appello Il Sogno e la Costituente Ecologista sono in rapporto da tempo per cercare di costruire un percorso comune. Un'altra esperienza civica raccontata è stata quella di Paolo Canducci ex assessore al comune di San Benedetto del Tronto, mentre Brigitte Foppa Consigliera comunale di Bolzano, non ha potuto intervenire per rientrare a nord.
Oltre alle esperienze di amministrazione virtuosa, la convention ha ospitato molti casi di aziende e soggetti che operano nella “Green Economy” e sul territorio. Myriam Ines Giangiacomo, Vicepresidente Manager Zen, ha presentato la sua associazione. Molti esempi di grande valore sono emersi con la consegna del “Premio Green Vision” sponsorizzato dalla rivista “Modus Vivendi”, recentemente con Amedeo Tinelli (editore di Modus Vivendi) e Ines Nobili (attrice). Il premio è stato assegnato a Thomas Brown, Ricercatore Chose, per le sue ricerche sul “solare organico” indirizzato a produrre pannelli solari utilizzando fibre di mirtillo, in avanzato stato di sperimentazione. Un altro premio è andato alle Mamme Vulcaniche – Comitato di Terzigno, per le loro lotte a difesa della salute delle loro figlie e dei loro figli. Mario A. Rosato, imprenditore, ha ricevuto il terzo premio, come anche Alberto Giuliani – Fotografo e Michele Ciacciofera – Pittore. Infine Nino De Masi, coraggioso imprenditore calabrese, che ha lottato contro il pizzo della malavita organizzata e contro i tassi usurai delle banche, ha raccontato con umiltà e modestia il suo essere “uomo e cittadino normale” in una terra dove essere normale è eccezionale.
L’ultima sessione ha visto interventi articolati e resi brevi dai lunghi tempi della convention, ma estremamente intensi e concentrati: quello di Gaetano Benedetto, ambientalista storico e dirigente del WWF, che ha sottolineato l’eccezionalità del momento, che per la prima volta vedeva riunite da molto tempo tutte le associazioni ambientaliste, rappresentando una speranza per il futuro; non mancando di sviluppare una riflessione critica sull’esperienza politica dei Verdi durante l’ultimo Governo Prodi, e testimoniando apprezzamento per l’iniziativa di Angelo Bonelli e per i suoi sforzi di riavviare un percorso di costruzione di un soggetto politico ecologista in Italia. Gianandrea Mencini, Vicepresidente dei VAS, in rappresentante del Presidente Guido Pollice, ha portato l’esperienza della sua associazione ed una adesione al percorso costituente. Il responsabile ufficio stampa di GreenAccord è intervenuto sottolineando la vicinanza dei progetti di questa associazione di ispirazione cattolica
Infine avevano aderito Nicola Caracciolo, Vicepresidente di Italia Nostra, Ciro Pesacane
Presidante di Forum Ambientalista e Walter Caporale Presidente di Animalisti Italiani che per vari impegni non sono potuti concretamente intervenire (Caporale l’aveva fatto il sabato). Invece Gianluca Felicetti, Presidente LAV, ha sottolineato come i temi della sua associazione, una delle più grandi dell’universo ambientalista-animalista, si incrocino strettamente con quelli del percorso costituente.
Le prospettive dei prossimi mesi del percorso costituente
Le linee di lavoro dei prossimi mesi saranno orientate su attività indirizzate a preparare l’Assemblea Costituente del 26 e 27 novembre 2011, supervisionate da un Comitato di Garanti tra i quali durante la Convention sono stati proposti i nomi di Rita Borsellino, Monica Frassoni, Dacia Maraini, Luca Mercalli, Mario Tozzi e Stefano Rodotà.


