Pensieri in libertà

Il Segreto dei tre campanili (Ciesse Edizioni, 2012) di Roberta Di Odoardo è un bel libro che ho letto con molta attenzione. L’autrice è veneziana, insegnante presso una scuola primaria di Venezia  che, come riportato nella quarta di copertina, "pur avendo scritto continuamente nel corso della sua vita, solo da un paio d'anni ha trovato il coraggio di condividere con altri i suoi testi".

La storia: un’insegnante scompare e il suo cadavere viene ritrovato nelle acque della laguna di Venezia. Una collega, Arianna Carraro, insospettita da alcune strane vicende e da misteriose situazioni che interessano la scuola San Giorgio dove pure lei insegna, inizia ad indagare assieme all’affascinante professor  Martin interessato anche lui a svelare il mistero che si cela dietro il delitto. Si sviluppa così una storia misteriosa fatta di delitti, antichi manoscritti, isole scomparse, strani incidenti, mappe indecifrabili, reperti archeologici, fino al sorprendente finale.

Una trama emozionante, scritta in modo scorrevole e semplice, che ha come sfondo una Venezia “diversa”. Un città descritta nelle sue parti migliori, quelle vive e vere, non certo “da cartolina”. Così Roberta Di Odoardo “racconta” la zona dei Frari con la sua bellissima chiesa e il convento che nasconderà notizie storiche del XIV secolo assai importanti per la trama del libro o, ancora, racconta la laguna nord ambientalmente intatta seppur “disturbata” dal moto ondoso dei natanti a motore che sfrecciano fra le barene. Anche la zona di Ca’ Savio e Lio Piccolo ricevono una “attenzione” particolare da parte dell’autrice: l’amore verso questa parte della gronda lagunare risulta evidente!

Così il mistero si integra piacevolmente con l’ambiente lagunare e del litorale veneziano, creando un intreccio oscuro, a tratti impenetrabile e intrigante, che verrà svelato solo alla fine.

Un libro quindi che si fonda anche su esperienze personali e profonde conoscenze del territorio e della storia lagunare da parte dell’autrice che entra pure lei in quel circolo di scrittori locali, penso a Toso Fei o a Busatto per citarne alcuni di mia conoscenza, che sono affascinati e affascinano il lettore con le segrete vicende di una Venezia sempre più misteriosa.