Home Articoli responsabili 2002 Tra il Lemene e il Reghena

Tra il Lemene e il Reghena

Uscito sul Gazzettino agosto 2002

Pochi giorni fa, il Consiglio provinciale di Venezia. ha votato l’istituzione del parco dei fiumi Reghena e Lemene  e dei laghi di Cinto. Un parco “provinciale” che si svilupperà però su norme e finanziamenti regionali e con il coinvolgimento delle realtà locali rappresentate dai comuni di Cinto Caomaggiore, Gruaro e Portogruaro. Un momento straordinario per il territorio provinciale, un voto che sottolinea quello che già si sapeva: la delicatezza e l’importanza di queste zone del Veneto Orientale sia dal punto di vista storico-culturale e sia dal punto di vista paesaggistico –ambientale. L’importanza naturalistica dell’area, caratterizzata dai due fiumi di risorgiva, che nascono nella vicina pianura friulana, con le loro acque trasparenti e non inquinate, era stata riconosciuta già attraverso l’istituzione delle Oasi di protezione della fauna “Boldara di Portovecchio” e “Cave Settimo – Acco – ex Furlanis” e dall’inserimento nel progetto “Bioitaly” in qualità di area SIC (Siti di Interesse Comunitario”). Pertanto, in attesa che il parco muova i suoi primi passi, è consigliata una visita a queste zone non ancora toccate dal turismo di massa e pertanto integre nelle loro suggestive ricchezze storico-naturalistiche. Da visitare nelle vicinanze dell’abitato di Cinto Caomaggiore, a due passi dall’autostrada Portogruaro-Pordenone, l’oasi di protezione “Cave Settimo-Acco-ex Furlanis” suddivisa in due proprietà separate tra loro dalla strada provinciale n. 78 Olia Umberto Grandis. L’azienda agricola Cigno, proprietaria dell’area più meridionale, si estende per 60 ettari e rappresenta l’ambiente naturalistico di maggior rilevanza. In questa vasta zona umida di acqua dolce di oltre 40 ettari e fittamente ricca di vegetazione, è abbondante la fauna ittica con Anguilla, Carpa, Tinca, Luccio e addirittura il Gambero di fiume presenza faunistica sempre più rara. Non manca poi la fauna ornitica con Aironi e Cormorani mentre esemplari di Salice e Pioppo rendono l’area molto suggestiva all’occhio del visitatore. Altro punto assolutamente da visitare è il complesso dei Mulini di Stallis a Boldara nel comune di Gruaro. I Mulini che risalgono al 1432, restaurati da poco e visitabili, si specchiano nell’acqua candida del Lemene e sono circondati da una vivace vegetazione che rende il posto incredibilmente soave. Non a caso questi paesaggi ispirarono le pagine, forse più belle, delle “Confessioni di un Italiano” di Ippolito Nievo. A 1, 2 Km di distanza dai Mulini si può visitare la fontana di Venchieredo anch’essa immersa in un ambiente molto suggestivo e anch’essa ricordata per sempre nelle pagine del celebre romanzo di Nievo. Non si può poi non visitare alcuni centri urbani di impronta gotica come Portogruaro, che sorge lungo il Lemene, con i suoi vari palazzi, con il suo splendido palazzo Comunale e la Pescheria con i Mulini, l’angolo più suggestivo della città. Impossibile non visitare pure il paese di Cordovado, con il suo castello medioevale, o la cittadina di Sesto al Reghena dove sorge la bellissima Abbazia Benedettina risalente al Mille e articolata in vari ambienti: loggetta, sale udienze, sala museale, vestibolo, atrio, chiesa, cripta, salone superiore. Un’area pertanto di grande valore naturalistico e culturale, ricca di storia e di memorie,  che ora il costruendo parco avrà il compito di preservare e di trasmettere alle generazioni future.

 

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