Terremoto e New Town
Premesso che provo un grande dolore di fronte alle drammatiche immagini provenienti dalle zone terremotate dell’Abruzzo, ammetto che non ne posso più di alcune cose. Non ce la faccio più a sopportare Vespa che ogni sera trasmette il dolore della gente spesso con domande giornalistiche allucinanti e trasmette tutto quello che fa e dice Berlusconi il quale, a sua volta, addirittura detta cosa fare ai suoi Ministri, in questi momenti di emergenza, attraverso la trasmissione del suo fedele scudiero.
Rimango sbigottito dal fatto che la notizia riguardo l’apertura di una indagine da parte della Procura sui crolli degli edifici recenti, ricordo che a cadere per primi sono stati gli edifici nuovi come la casa dello studente o l’ospedale, non trovi il giusto spazio nei giornali e telegiornali. Sono preoccupatissimo che in Italia, dopo un terremoto, non si parli di “ri-costruzione” ma di “costruzione” ovvero di creare delle “new town” come dice il nostro primo ministro. Si vuole fare “l’Aquila 2” copiando la “Milano 2” dell’imprenditore Berlusconi, dice il Governo. Milano 2, per chi c’è stato, è certo un quartiere ordinato, giardini, scuole, piste ciclabili, vari servizi, ma senza identità, senza una storia, sembra artificiale, una sorta di città “del Grande Fratello”, priva di una propria vita, sembra, se si può dire, una città falsa, un non luogo. L'Aquila ha una sua storia, una sua identità nel contesto territoriale dove si è sviluppata, ha una sua identità nel luogo e nel paesaggio dove sorge, ha una sua identità storica ed estetica. Da questi valori che legano la comunità alla sua terra, bisogna ripartire. Non basta creare villette a schiera o una nuova città per ridare forza e fiducia alla gente che per riprendere a vivere deve trovare anche dei riferimenti nel territorio, negli spazi e nei simboli della propria terra. Creare una nuova città appare ancora una volta una risposta sbagliata, indirizzata più a trovare un generalizzato consenso piuttosto che a dare un futuro certo a quei luoghi devastati dell’Abruzzo che rappresentano una identità storica e culturale e un patrimonio comune per tutte quelle genti che li abitano da secoli.
Ultimo aggiornamento ( Giovedì 23 Aprile 2009 08:33 )


