Home Articoli responsabili 2008 Discarica e democrazia per Moranzani

Discarica e democrazia per Moranzani

Uscito sul settimanale Carta - Estnord n. 6 - 2008

A fine ottobre è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Provinciale di Venezia, l'accordo di programma per il Vallone Moranzani che permetterà di scavare i canali navigabili della Laguna di Venezia e mettere in sicurezza i fanghi inquinati nella  nuova futura discarica chiamata  ´Vallone Moranzani”, realizzando nel contempo una serie di opere che cambieranno il volto a Malcontenta.
Soddisfatto il presidente della Provincia di Venezia, Davide Zoggia, che ha convinto l'intero consiglio a votare a favore di uno dei progetti più significativi dell’amministrazione che permette di riqualificare una grande area degradata tra Porto Marghera e Malcontenta. Per l’assessore all’ambiente, il verde Da Villa, il voto rappresenta l’avvio ad un percorso di riqualificazione territoriale che non ha pari in Italia e che solo i Paesi del nord Europa conoscono. La delibera approvata dal Consiglio permette di realizzare tutta una serie di interventi di natura idraulica, ambientale, paesaggistica e infrastrutturale viaria.
L’accordo, come ricordato dallo stesso Da Villa in un suo ampio intervento sul n. 30 del 1/7 settembre 2007 di Quiestnord di “Carta” , porterà nella gronda lagunare 334 milioni di euro e permetterà l’escavo dei canali lagunari e l’asporto dei sedimenti contaminati che verranno disidratati e inertizzati attraverso idonei trattamenti effettuati dentro la zona industriale di Porto Marghera  e, successivamente, ricollocati nella nuova discarica, che sorgerà sopra quella vecchia già esistente, denominata “Vallone Moranzani” in prossimità del terminal di Fusina. Perplesse e divise fra di loro le associazioni ambientaliste sul progetto, specialmente riguardo la creazione della discarica lungo la gronda lagunare, c’è infatti scetticismo sul fatto che esistano tecnologie adeguate per inertizzare e rendere inoffensivi i fanghi inquinati prelevati dalla laguna. Toccherà ai firmatari dell’accordo, Enti locali, Magistrato alle Acque, Ministero dell’Ambiente, Autorità Portuale per citarne alcuni, rispondere adeguatamente a tali perplessità.

Ultimo aggiornamento ( Martedì 31 Marzo 2009 15:04 )

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