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Letto il mio primo libro di P.K. Dick

Ho finito la lettura del volume di Philip K. Dick “Ma gli androidi sognano pecore elettriche ?”  e il mio giudizio è senza dubbio positivo. Pur amando la fantascienza ammetto che sono arrivato tardi a leggere Philip K. Dick ma ho tempo per rifarmi, nella mia biblioteca ho altri suoi volumi che mi attendono (Ubik, Noi Marziani  e La svastica sul sole). Il libro che ha ispirato il grande film “ Blade Runner” di Ridley Scott (1982) è bello oltre che facilmente leggibile. Alcuni momenti sono coinvolgenti e la figura del detective Rick Deckard “cacciatore di droidi”  è interessante nelle sue diverse sfumature. Mi è pure piaciuta la parte del libro dove il protagonista è sedotto da Rachel, una droida che apre una profonda riflessione in Rick in merito al vero confine fra umano e non umano. 
Alcuni ritengono questo libro non  fra i più riusciti di P. Dick, leggerò gli altri e vi saprò dire. 

Arrivato colpevolmente tardi a leggere P. Dick, ho comunque alle spalle una buona lettura di fantascienza da consigliarvi. Intanto alcuni stupendi classici da leggere: “La guerra dei mondi” di Georges Wells, vari libri di Ray Bradbury fra cui “Fahrenheit 451” e “Cronache Marziane” e ancora “1984” di George Orwell. 
Poi vi indico il grande Asimov, per ora ho letto tutto il ciclo della Fondazione e il ciclo dei Robot, straordinari. Ho pure letto tutto il ciclo di Dune di Frank Herbert (6 volumi più 4 di preludio scritti dal figlio e dal maggior critico di Herbert). La storia del Pianeta Dune è  la storia della sfida a sfondo ecologico tra la dinastia Atreides e quella Harkonnen per il controllo del pianeta Arrakis, una landa desertica, unico luogo di produzione, raccolta e raffinazione del Melange (o Spezia), una preziosissima sostanza fondamentale per la struttura della società galattica. Questo ciclo è …fantastico.
Ahhh...dimenticavo anche "Progetto 40" intrigante lavoro sempre di Herbert molto originale, da leggere per gli amanti del genere fantascientifico ovviamente.
  • Aggiornamento del 15 aprile 2012: Letto anche "La svastica sul sole" (Fanucci editore), molto bello, originale. Coinvolgente la storia dove le forze dell'Asse hanno vinto la seconda guerra mondiale e quindi il pianeta risulta controllato dalla Germania nazista e dai Giapponesi. Con un epilogo sorprendente ed enigmatico. Da leggere.
  • Aggiornamento del 4 luglio 2012: letto "Ubik" (Fanucci editore).  Un libro originale e, allo stesso tempo, inquietante. Il lettore è immerso nella realtà e non realtà, tra l’essere e non essere, tra la vita e la semivita, tra la regressione del tempo e il deterioramento fisico. Un libro difficile ma anche affascinante con un finale che lascia spazio alla fantasia e, come sempre avviene nei libri di P.K. Dick, risulta ambiguo e intrigante.
  • Aggiornamento del 4 ottobre 2012: letto "Noi Marziani" (Fanucci editore). Un bel libro di Phili K. Dick: abbastanza avvincente, diversi spunti di riflessione. Come nel più fortunato Cronache Marziane di Bradbury, la vicenda su Marte parte da una considerazione negativa della presenza umana , egoista ed egocentrica,  che nel colonizzare il pianeta ovviamente non rispetta, isola fino alla quasi distruzione, i cosiddetti marziani ovvero i precedenti abitanti del pianeta.  Una modalità pseudorazzista di agire che dalla Terra, purtroppo,  la razza umana si porta pure su Marte.  Su questi aspetti il libro apre diverse ed  interessanti riflessioni. Nel libro, sempre un po’ confuso e caotico nello stile Dick, l’autore ama ancora soffermarsi sulle capacità, in questo caso del bambino autistico Manfred Steiner, di  prevedere il futuro che, alla fine, porta i suoi personaggi  a non vivere, o vivere con paura, il presente oltre che a viaggiare nel tempo. Il finale però, in questo caso, è positivo, sempre sorprendente e addirittura speranzoso. Un romanzo  da leggere. 

Ultimo aggiornamento ( Giovedì 04 Ottobre 2012 09:46 )

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