Vas compie 20 anni e guarda al futuro
Intervento uscito su TERRA il 4 giugno 2011
L’associazione Vas (Verdi Ambiente Società) compie 20 anni. Nata nel 1991 grazie a un gruppo di persone capitanate da Guido Pollice, Ivan Verga, Elio Pacilio, Stefano Zuppello, Giuliana Colaprete, Anna Pacilli, per citarne solo alcune, provenienti da diverse esperienze politiche nella sinistra e soprattutto dall’esperienza dei verdi arcobaleno presto abbandonata, l’associazione Vas è divenuta un soggetto associativo importante nel variegato arcipelago ecologista italiano.
Negli anni ’60 in Italia l’associazionismo ecologista era soprattutto di natura naturalistica e conservatrice, pensiamo alla nascita di Wwf, Italia Nostra o Pro Natura, negli anni ’70 legato alle prime grandi mobilitazioni antinucleari, pensiamo alla nascita degli Amici della Terra. Negli anni ‘80 l’associazionismo scopre la “questione ambientale”, nasce l’ambientalismo scientifico e l’impegno politico istituzionale con la nascita di Legambiente prima, da una costola dell’Arci, delle liste verdi poi dopo l’importante assemblea verde nel 1982 a Trento. Negli anni ’90 i Vas interpretano sicuramente l’esigenza di un ambientalismo più pragmatico, con un indirizzo meno politico e meno autoreferenziale, più culturale e scientifico. Non a caso infatti presto la storica rivista Verde Ambiente e il comitato scientifico della stessa rivista, diventano dei punti fermi dell’agire scientifico dell’associazione. I Vas riescono a coniugare uomo ed ambiente, a leggere le contraddizioni fra sviluppo e tutela ambientale, agendo nello stesso tempo come movimento di opinione, come associazione di difesa ambientale, come mezzo per studiare e tentare di guidare i processi di trasformazione della società. Ecco spiegato il nome “Verdi Ambiente Società”, estremamente chiaro nel far capire i perimetri di azione dell’associazione. Milano, Roma, Venezia, sono le prime città dove l’associazione trova “humus” per le proprie prime esperienze associative e ben presto si organizza in circoli territoriali in quasi tutte le regioni italiane. Nascono le prime grandi campagne nazionali: la grande petizione lanciata con Causteau per le generazioni future, la mobilitazione contro il nucleare, sui rifiuti e contro gli inceneritori, fino alle campagne storiche sulla prevenzione degli incendi estivi, sulla difesa delle coste e del mare con la campagna “diritti al mare, diritti del mare”, la campagna “Bastamianto” , gli interventi sui parchi e sul territorio, sul turismo sostenibile, fino alla lotta sulla diffusione degli Ogm in agricoltura, una battaglia iniziata in quasi completa solitudine dai Vas ma divenuta poi una esperienza nazionale condivisa da molte altre realtà associative che hanno appoggiato e condiviso con l’associazione la nota campagna “Mangiasano”. Vas, come ama ricordare il suo indiscusso leader Guido Pollice, è come un “autobus” con tanta gente che sale, che fa un percorso e che a volte scende. Ma qualcuno rimane sempre a bordo per guidare il mezzo in un percorso sempre difficile, ricco di insidie, ma con la consapevolezza che il capolinea è ancora lontano e che quindi il percorso per quanto tortuoso va completato per il bene dell’ecologismo italiano.
Ultimo aggiornamento ( Lunedì 18 Luglio 2011 06:28 )


