Pensieri in libertà

Straniero in terra straniera di Robert A. Heinlein è un libro di fantascienza …poco fantascientifico. Heinlein, molto amico del grande Asimov, appartiene a quel filone degli scrittori fantascientifici  americani “sociali” che attraverso questi libri denunciavano la società americana della seconda metà del ‘900.

Straniero in terra straniera racconta la storia di Valentine Michael Smith nato durante la prima missione umana su Marte e unico sopravvissuto alla spedizione. Smith  cresciuto dai marziani, tornerà sulla terra e dovrà apprendere la cultura del suo pianeta di origine, il modo di vivere degli  umani, conoscere le donne, la religione e , tutto questo, dovrà essere assimilato velocemente dal terrestre-marziano. Il suo ritorno lo trasforma in erede di un gigantesco impero finanziario e, poi, addirittura fondatore di una chiesa. Attorno a lui girano vari personaggi fra cui il simpatico e curioso Jubal  Harshaw che diventa presto anche lui protagonista di molte vicende narrate da questo libro molto corposo: oltre 700 pagine. Libro abbastanza leggibile anche se la seconda parte, quando Smith diventa una sorta di predicatore dell’amore libero, appare meno interessante e troppo prolisso. Evidente comunque come l'autore usi la fantascienza per criticare la società americana e, questo aspetto, risulta davvero originale.