Pensieri in libertà

La lotta al cambiamento climatico sta diventando un argomento fondamentale nelle agende politiche internazionali. In Italia 55 associazioni in rappresentanza di un vastissimo mondo civile e ambientalista, si mobiliteranno il 12 dicembre in “100 piazze” per chiedere con forza un impegno concreto per il clima a Copenaghen e affinché si raggiunga un accordo ambizioso e vincolante.

Anche il nordest sarà in “marcia per il clima” e si organizzeranno diverse iniziative nelle piazze del triveneto in difesa dell’ambiente e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla questione del cambiamento climatico. Tutti in quei giorni guarderanno a Copenaghen, tutti aspetteranno decisioni importanti per il futuro del pianeta e molti si mobiliteranno per questo, molti ma non il PD. Appare un po’ fuori luogo infatti la mobilitazione denominata “1000 piazze per l’alternativa” che il partito di Bersani, anche nel nordest, farà contro il governo Berlusconi proprio l’11 e il 12 dicembre cioè nel pieno del vertice sul clima. Una iniziativa importante quella del maggior partito di opposizione che sconta però una fondamentale dimenticanza: nella piattaforma politica della mobilitazione, la questione climatica non è neppure citata. I problemi di tutti, così come si legge nel sito web dedicato all’iniziativa, sono relativi alla scuola, alla sanità, alla famiglia, alle imprese, al lavoro ma non all’ambiente. Il principale partito del centrosinistra non considera il disimpegno del governo Berlusconi nella lotta al cambiamento climatico uno dei principali temi su cui mobilitarsi. Un po’ di autoreferenzialità e la sensazione che in questo specifico periodo di crisi non ci sia spazio per l’ambiente, fanno sì che il Partito Democratico scenda in piazza senza rivendicare forti politiche ambientali. La speranza è che in questa settimana che precede il vertice, la mobilitazione sociale e ambientalista di tante organizzazioni coinvolga pure la base del Partito Democratico e che “nell’alternativa” di cui parlano i manifesti democratici dedicati alle “1000 piazze”, ci sia spazio per una presenza costante della questione ambientale.