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Muoversi in acqua leggeri

Uscito sul settimanale Carta - Estnord n. 11 - 2008

E’ possibile parlare di mobilità sostenibile a Venezia e nella sua laguna ? A questa domanda si è cercato di dare una risposta nel dibattito che si è tenuto nella giornata del 12 marzo 2008  al Salone Nautico di Venezia, dibattito dedicato alla mobilità sostenibile nell’ambiente lagunare. Alla presenza di esponenti del Comune di Venezia, della Provincia di Venezia, del Corila e dell’associazione Pax in Aqua che riunisce diverse associazioni remiere, il dibattito si è sviluppato senza sostanzialmente portare nulla di nuovo a quello che già si sapeva. Il problema del moto ondoso rimane drammatico e non si riesce  ancora a sviluppare azioni e strategie integrate per una mobilità sostenibile nel territorio lagunare. I relatori hanno condiviso la necessità di una azione più forte del Ministero dell’Ambiente, chiedendo  lo stanziamento di incentivi per la rottamazione dei motori (fuori ed entrobordo) vecchi e inquinanti a favore di quelli nuovi a basso consumo e basso impatto (emissioni, rumore). Inoltre i relatori hanno chiesto che vengano introdotti in laguna e nel centro storico mezzi di trasporto pubblici e privati a basso consumo e alta sostenibilità, nonché sgravi fiscali, finanziamenti, azioni di sensibilizzazione e, per la sicurezza nella navigazione, anche la patente nautica a punti. Non sono mancati riferimenti, per ora a mio avviso difficilmente praticabili, sull’utilizzo dell’idrogeno e biodisel come carburanti meno inquinanti. Sono state richieste nuove mappe per la viabilità acquea urbana e lagunare con nuove restrizioni di accesso al centro storico e zone sensibili (barene, ghebi) alle imbarcazioni non a remi. Sono infine stati richiesti maggiori controlli da parte delle forze preposte all’ordine e il superamento della frammentazione delle competenze per chi deve esercitare controlli (Capitaneria di Porto, Magistrato alle Acque, Provincia, Comune), frammentazione che provoca inevitabile disomogeneità dal punto di vista normativo. Insomma, si è discusso molto, ma solo “discusso”, per avere decisioni innovative e sostenibili in merito, bisognerà purtroppo aspettare ancora a lungo.

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