"Meridiano di sangue" di Cormac McCarthy
Cormac McCarthy con “Meridiano di sangue” scrive una ennesima bellissima pagina nella storia della letteratura contemporanea. Il libro è intenso, aspro, duro e crudele. La banda di cacciatori di scalpi guidata dalla ambigua e misteriosa figura del giudice Holden segna il trionfo del male che McCarthy riesce a rendere epico. In questo libro c’è il continuo studio e il continuo scrutare della violenza da parte dell’autore: è senza ombra dubbio un libro di McCarthy.
Comunque di questo autore americano, che amo quanto Philip Roth, ho letto pure la straordinaria trilogia del west: Cavalli selvaggi, Oltre il confine, Città della pianura. Poi non posso non citare Non è un paese per vecchi, epico libro portato straordinariamente sugli schermi dai fratelli Coen e Suttree, altra grandiosa opera di McCarthy, dove ci sono tutte le figure e i personaggi dei “bassi fondi” tipici dei libri di questo autore: puttane, balordi, ubriaconi, sfigati, briganti etc…
Fa storia a sé l’opera più apocalittica di McCarthy. La strada. Un libro quasi di fantascienza che racconta la commovente storia fra un bimbo e un uomo in un pianeta distrutto e abitato da uomini crudeli e senza umanità post guerra nucleare. Anche questo libro di successo, vincitore del premio Pulitzer nel 2007, è stato portato sul grande schermo
Aggiornamento 7 luglio 2013: letto Il Guardiano del Frutteto (Einaudi, 2009), un altro libro di McCarthy che ho "divorato" con grande velocità e attenzione ambientato in una piccola comunità del Tennessee. Una storia di contrabbandieri e di incontri fra varie generazioni, giovani e vecchi, in lotta per la sopravvivenza in un ambiente semplice quanto selvaggio. Un libro bello ma un gradino al di sotto rispetto i libri che ho letto in precedenza di questo amato scrittore americano.
Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 07 Agosto 2013 13:56 )


