Home Blog Blog Quella “Montagna Nuda” che ha cambiato la vita a Messner

Quella “Montagna Nuda” che ha cambiato la vita a Messner

Il Nanga Parbat, mio fratello, la morte e la solitudine. Questo non è solo il sottotitolo del libro “La Montagna Nuda” (Corbaccio, edizione 2012) di Reinhold Messner ma  rappresenta il vero senso, lo spirito, di un bellissimo libro dedicato alla montagna del grande scalatore altoatesino. Un libro dedicato con amore al fratello Gunther che nel Nanga Parbat ha perso la vita.


Un volume splendido e più personale di Messner secondo i giornali e i critici tedeschi, sicuramente un libro duro, coinvolgente, diretto, spesso avvincente e spesso… triste. Un libro che parla di morte, di rinascita e ancora di morte. Una serie di sensazioni e di vicende che a volte diventano difficili da comprendere e che solo chi ama la montagna e ne conosce la sua imprevedibilità, può cercare di spiegare e far comprendere. “Qui non vige più nessuna delle leggi che conosciamo. Scivoliamo leggeri sulle valli, eppure siamo così pesanti. Così lontani dalla terra e così lontani da noi stessi”.
Lo consiglio vivamente anche a chi non ama questo genere letterario.

Altri mie appunti sulla letteratura di montagna:

http://mencini.altervista.org/index.php?option=com_content&view=article&id=399:freney-1961-omaggio-a-walter-bonatti&catid=36:2009&Itemid=41

Aggiornamento 24 settembre 2012 - finito di leggere Reinhold Messner, "Tempesta sul Manaslu. Tragedia sul tetto del mondo" (Priuli/Verlucca, 2011). Paradossalmente, mentre lo finivo di leggere le agenzie di stampa informavano della drammatica tragedia ancora sul Manaslu dove una valanga sul versante nord, più facile, uccideva almeno 13 alpinisti con la morte dell'italiano Alberto Magliano. I libro racconta la tragedia, altri due morti su questa difficile montagna, avvenuta nel 1972 in una spedizione tirolese con Messner, l'unico a raggiungere la vetta dal versante sud più difficile. Il libro è avvincente, ben scritto e coinvolgente. Non è all'altezza, secondo me, del volume "La Montagna Nuda" ma comunque si legge volentieri e con emozione.

Aggiornamento 13 febbraio 2013 - finito di leggere Reinhold Messner; Thomas Huetlin, "La mia vita al limite", Corbaccio, 2006. Trattasi di una lunga e appassionata intervista che il giornalista tedesco Huetlin fa al grande alpinista altoatesino. Un libro che ho letto con passione cercando di capire da dove poteva provenire quel grande amore da parte di Messner verso la montagna e quel grande coraggio  per costruire imprese così ardite. Paradossalmente, avendo letto già altri libri di Messner che raccontavano le sue straordinarie avventure, spesso anche drammatiche, sulle vette del mondo, ho apprezzato di più le pagine che raccontano la sua vita privata a Funes, i rapporti con il padre e i numerosi fratelli, l’amore verso le Dolomiti, il suo rapporto con l’Alto Adige e la politica, la sua grande ammirazione per Alex Langer, la sua ultima sfida chiamata Messner Mountain Museum. Un bel libro che forse, per capirlo appieno, andrebbe letto dopo aver apprezzato altri libri di Messner legati alle sue imprese e che in parte commento in questa pagina o nel blog.

Ultimo aggiornamento ( Venerdì 15 Febbraio 2013 14:07 )

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