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Contro la privatizzazione dell'acqua

Sabato 20 marzo 2010 a Roma migliaia di persone in rappresentanza di numerose associazioni di diversa natura, comitati, forze politiche, sindacati, enti locali, parteciperanno alla grande manifestazione organizzata dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua per la  ripubblicizzazione dell’acqua, per la tutela di beni comuni, biodiversità e clima, per la democrazia partecipativa.

Un evento molto importante che coinvolge anche numerosissime associazioni e piccole realtà della nostra regione e della nostra città. Come ha ricordato nella nostra recente assemblea nazionale il Presidente del Contratto mondiale dell’acqua Emilio Molinari, attualmente è in atto una “deriva della politica ormai schiava di troppi poteri economici e poco attenta alla cosa pubblica” e ha denunciato “una politica che vuole la privatizzazione di tutti i beni comuni” e, riguardo l’acqua, ha sottolineato come “il recente Forum mondiale dell’acqua di Istanbul abbia pericolosamente sancito che l’acqua non è un diritto umano ma un bisogno”.  La manifestazione di Roma invece vuole sancire il contrario ovvero che l’acqua è di tutti, è un diritto universale e deve essere pubblica. La sua gestione deve essere trasparente e partecipata.
Ma tutti coloro che in modo colorito e pacifico scenderanno a Roma da tutta Italia, dalla nostra regione e dalla nostra città, chiederanno pure la tutela del territorio e del paesaggio, della biodiversità e del clima, lo sviluppo di energie pulite e rinnovabili e non il ritorno al nucleare, un nuovo modello di sviluppo e di produzione, un nuovo modo di vivere e consumare e nuove politiche occupazionali.
Nel Veneto e a Venezia abbiamo avuto esempi confortanti di gestione pubblica del servizio idrico ed esempi comunicativi importanti: come non scordare “l’acqua del sindaco”  dove Cacciari, assieme all’attore Marco Paolini, aveva sposato la campagna di don Gianni Fazzini a favore dell’uso della cosiddetta acqua del sindaco, dando segnali forti e condivisibili.
E’ evidente che il decreto Ronchi ha impresso una pesante accelerazione alla privatizzazione di questo bene comune, ma è altrettanto vero che in tutto il paese è nata una forte mobilitazione spontanea e organizzata che ha riacceso momenti di dibattito e di discussione e, come ha ricordato Corrado Oddi del Forum italiano dei movimenti per l’acqua, “se è vero che con il decreto Ronchi si è dato il via libera definitivo alla privatizzazione dei servizi pubblici, è altrettanto vero che sul tema dell’acqua, la battaglia culturale la stiamo vivendo noi”.
Insieme quindi a Roma, perché l’acqua non è un tema ideologico, ma è un diritto universale, un bene che appartiene a tutti gli esseri viventi. 

Giannandrea Mencini, Vicepresidente VAS Nazionale

 

Ultimo aggiornamento ( Martedì 23 Marzo 2010 20:35 )

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