Grandi Opere al Lido di Venezia
Uscito su TERRA NORDEST sabato 9 gennaio 2010
Il Lido di Venezia è finito sulle pagine dei quotidiani nazionali questa volta non per avvenimenti legati alla famosa mostra del cinema che si celebra agli inizi di settembre, ma per i grandi progetti di riqualificazione e sviluppo di interesse turistico che prevedono milioni di euro di investimento per creare una sorta di Costa Azzurra nell’Alto Adriatico.
La società Est Capital, sotto la guida dell’ex assessore comunale di Venezia Mossetto, investirà una notevole somma di denaro per riqualificare l’area dell’ex Ospedale al Mare, prospiciente alla spiaggia, per creare alberghi di lusso, villette e piscina termale, nonché riqualificherà alcuni alberghi storici lidensi, quali ad esempio il noto Des Bains, finanziando inoltre la riqualificazione del lungomare lidense. Pure il vecchio forte di Malamocco, seppur vincolato, diventerà residenza turistica e lo storico Parco delle Rose, in prossimità del Gran Viale, giardino liberty di notevole valore paesaggistico, è destinato a una generale riqualificazione per lasciare spazi ad edifici con scopi turistici. Insomma, per gli investitori e per coloro che speculeranno in queste aree, con non poche colate di cemento, finalmente si è dato il via al rilancio del Lido di Venezia e alla sua trasformazione in una sorta di Costa Azzurra. Il tutto sotto il controllo del Commissario straordinario Spaziante che, nato come Commissario per la costruzione del nuovo Palazzo del Cinema e dei Congressi del Lido, è stato promosso sul campo a Commissario di quasi tutte le grandi opere del Lido alla faccia del decentramento e del federalismo decisionale. Così gli enti istituzionali, in primis Comune e Municipalità, non possono intervenire o dire la loro su opere che hanno un evidente impatto sul tessuto ambientale e sociale del litorale veneziano. Una storia che non è nuova, già vista in molte parti d’Italia, ma che lascia perplessi in quanto si è sviluppata con incredibile velocità e con un mancato coinvolgimento della popolazione locale e addirittura della stessa politica locale. Sembrano esserci infatti due velocità, da un lato si trovano con facilità ingenti somme di denaro per enormi investimenti di riqualificazione turistica, dall’altro le amministrazioni locali, siano il Comune oppure il decentramento municipale, non trovano per il Lido adeguati finanziamenti per la comunità locale per ristrutturare alcuni edifici scolastici fatiscenti, per finanziare e valorizzare le oasi naturalistiche che arricchiscono l’isola, per migliorare e valorizzare i servizi sanitari e sociali presenti al Lido che anzi intravedono il pericolo, in questi progetti di riqualificazione turistica, di un trasferimento, di una privatizzazione o di un depotenziamento.


