Finalmente la Fondazione Dolomiti-Unesco
Uscito su TERRA NORDEST il 18 maggio 2010
E alla fine è nata. Dopo una lunga attesa, dopo vari appelli da parte di alcuni autorevoli Ministri e dello stesso Presidente della Repubblica Napolitano, i responsabili di cinque Province del Nordest e delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno firmato la costituzione della Fondazione Dolomiti-Unesco.
Scopo della Fondazione è quello di contribuire a uno sviluppo conservativo e durevole del patrimonio mondiale Unesco Dolomiti. Ha sede legale e fiscale in provincia di Belluno per i primi 3 anni (in seguito, sempre per mandati di 3 anni, a Bolzano e poi nelle altre province) ed e' dotata di 5 sedi operative in ciascuna delle province coinvolte. L’atto costitutivo è stato firmato a Belluno presso Palazzo Piloni giovedì 13 maggio e hanno firmato tutti i soci fondatori: l'assessore regionale veneto al Turismo (con delega alla provincia di Belluno) Marino Finozzi; per la Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia era presente l' assessore alla Cultura, Roberto Molinaro. In rappresentanza delle cinque Province erano presenti: il presidente bellunese, Gianpaolo Bottacin e l'assessore all'Unesco, Matteo Toscani; per Bolzano ha posto la propria firma l'assessore di competenza, Michl Laimer, mentre per Trento si è presentato l'assessore Mauro Gilmozzi.
Dalla Provincia di Udine sono giunti il presidente Pietro Fontanini, accompagnato dall'assessore Ottorino Faleschini; da Pordenone hanno invece presenziato il presidente Alessandro Siriani e l'assessore Giuseppe Verdichizzi. Un momento storico per la montagna triveneta. Si aprono così nuove prospettive sia nel campo turistico, ma di un turismo consapevole e sostenibile, e sia nel campo economico, ma di una economia che interagisca in modo sostenibile con lo straordinario patrimonio ambientale rappresentato dalle Dolomiti.
Ora le autorità istituzionali, attraverso la Fondazione, avranno un compito molto importante, dovranno costruire il piano di gestione che dovrà essere approvato a giugno del prossimo anno dalla Commissione dell’Unesco. Un piano di gestione che dovrà conciliare le non poche aspettative economiche di queste aree montane con l’esigenza di preservare e tutelare questa ricchezza ambientale inestimabile rappresentata dalla montagna dolomitica. Un piano di gestione che dovrà essere aperto e partecipato a tutte quelle numerose realtà istituzionali (comuni , parchi) e associative (Cai, Mountain Wilderness) che da mesi chiedono un coinvolgimento delle proprie realtà per creare una sinergia forte e condivisa per il rilancio anche economico della montagna. Il prossimo consiglio di amministrazione sarà, sempre a Belluno, il 31 maggio 2010 e in quella data verrà discussa la scelta del segretario della Fondazione e si parlerà delle nomine dei coordinatori dei gruppi di lavoro dei vari assi strategici che interessano le Dolomiti. Interessante infine evidenziare che la Fondazione Dolomiti Unesco per la prima volta in Italia unisce enti tra loro molto diversi come regioni a statuto speciale con regioni ordinarie e province ordinarie e a statuto speciale e dovrà avere la capacità di cercare collaborazioni con le istituzioni internazionali, comunitarie, nazionali, regionali e locali. Buon lavoro.
Ultimo aggiornamento ( Martedì 18 Maggio 2010 20:03 )


