Home Articoli responsabili 2008 Le fragili barene non difese dalle onde

Le fragili barene non difese dalle onde

Uscito sul settimanale Carta - Estnord n. 25 - 2008

Il Vicesindaco del Comune di Venezia Michele Vianello ha presentato poche settimane fa il progetto “Argos” che permetterà di monitorare elettronicamente la velocità dei natanti nel Canal Grande, poi successivamente in altri canali della Città storica, per combattere il grave fenomeno del moto ondoso. Il progetto, presentato come innovativo ma in realtà una cosa molto simile era già stata presentata e finanziata ancora nel 1995 dal Settore Trasporti del Comune di Venezia senza mai essere utilizzata, permetterebbe di controllare la navigazione acquea. Il problema del moto ondoso non è rappresentato solo dalla velocità dei natanti, comunque da controllare, ma dal numero dei natanti che ormai naviga nelle acque lagunari. Il traffico è ormai impazzito e non coinvolge solo i canali interni ma anche i canali lagunari dove non esiste alcun controllo. Alcune vie acquee  nella laguna nord, specialmente di estate, sono vere proprie autostrade verso il mare aperto, attraversate da natanti di grande stazza, che generando moto ondoso danneggiano anche la morfologia lagunare presente in quelle aree aumentando nel contempo i fenomeni di erosione. Il problema quindi è generale e non è diminuito nemmeno con le azioni, ormai risultate fallimentari, dei diversi Commissari straordinari sul problema del moto ondoso nominati dal Governo. Appare sempre più chiara l’esigenza di nominare una unica autorità che superi le frammentazioni delle competenze  nelle acque lagunari anche ai fini di un efficiente controllo del traffico e appare poi necessario uscire dalla emergenza, dettata dalle nomine commissariali, per passare a una gestione ordinaria del traffico approvando un Piano del traffico acqueo comunale che, presentato ancora più di un anno fa dal Comune di Venezia, si è perso poi in qualche profondo cassetto.

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