Intervento uscito su TERRA NORDEST il 7 dicembre 2010

Alla recente fiera veronese di  GEO-OIKOS dedicata allo sviluppo sostenibile faceva bella presenza un grande stand dedicato al nuovo Autodromo di Verona.

Come si leggeva nelle brochures distribuite alla fiera e come si legge nel sito web ufficiale della Società Autodromo del Veneto S.p.a “l'obiettivo del progetto di Motorcity è provare a dare una risposta a questa domanda (impianti sportivi ndr) in modo nuovo, originale, rispettoso dell'ambiente, socialmente compatibile ed in grado di misurarsi con quanto di meglio sta avvenendo nel mondo nel campo delle trasformazioni territoriali. Un progetto socio-compatibile ed a basso impatto ambientale,  che opera attraverso un approccio innovativo nella produzione e uso dell’energia, della gestione dell'acqua, del miglioramento, attraverso la riforestazione, dell'ambiente in cui si inserisce, che migliorerà l'assetto infrastrutturale viabilistico e di mobilità delle persone, che potrà integrare la capacità di attrazione della città di Verona e del suo territorio e migliorerà la qualità della vita di chi ci vive, lavora o semplicemente la visita per turismo.”.
Non tutti la pensano così e, anzi, pensano che questo progetto sia un ennesimo esempio di consumo del territorio, un territorio già a rischio idraulico come hanno dimostrato le recenti alluvioni. Ricordiamo che l’autodromo del Veneto “Motorcity” è localizzato nei comuni di Vigasio e Trevenzuolo nella bassa veronese e interessante i comuni di Nogarole Rocca, Mozzecane, Erbè, Isola della Scala, Povegliano Veronese. Come avevamo già scritto su questo quotidiano tempo fa,  l’intervento prevede la realizzazione di un autodromo in Provincia di Verona e di una serie di strutture complementari ed accessorie che interesseranno una superficie di 450 ettari. Si prevede ovviamente l’autodromo dimensionato per ospitare fino ad un massimo di 130.000 spettatori per le gare di Formula 1 e Moto GP. Uno shopping center è previsto nell’area nord del comparto e risulta essere un’opera complementare all’autodromo ed al parco tematico atto ad ampliare l’offerta e il supporto ai flussi turistici attratti dalle suddette funzioni. Il comparto prevede poi una superficie coperta pari a 370.000 mq, ed una superficie di vendita di 180.000 mq.
 Il parco divertimenti a tema è localizzato nell’area nord est dell’intervento ed occupa una superficie di 335.000 mq. Il progetto del complesso ricettivo prevede la realizzazione di due strutture poste una all’estremità nordovest dell’insediamento con la realizzazione di un hotel a 5 stelle per 10 piani d’altezza, ed un hotel a 4 stelle da 11 piani d’altezza nell’area centrale sul margine nord della pista dell’autodromo. è pure previsto un polo tecnologico che si svilupperà a sud dell’intero complesso dell’autodromo, nel terzo comparto di superficie territoriale pari a 494.200 mq. L’area residenziale, delimitata a nord-ovest dall’asse stradale previsto a 4 corsie, avrà una superficie territoriale di circa 242.500 mq. e dovrà essere realizzata comprendendo opere di viabilità interna, spazi verdi e parcheggi. Una nuova strada extraurbana collegherà il futuro casello di Vigasio e la futura strada “Nuova Mediana” che corre da Nogarole Rocca a Isola della Scala.
Attorno a questo progetto stanno nascendo numerosi comitati contrari a questo intervento che ritengono inaccettabile. Legambiente Veneto ha elaborato un dossier che denuncia un intreccio fra affari e politica veneta parlando di un “nuovo saccheggio” del territorio veneto. In tutto questo è davvero difficile trovare qualcosa di sostenibile…