Ho letto con grande piacere il libro di Irene Sollazzo “Istantanee” (Supernova edizioni, 2013). Lo sguardo di Irene Sollazzo, regista freelance,  molto attenta ai temi sociali, in questo libro, come ha scritto nella prefazione Tiziana Agostini, “si posa empatico sui ricordi lasciati dagli uomini e dalle donne incontrate nell’arco di una vita. Non si tratta di persone di passaggio: anche negli eventi apparentemente fortuiti s’intravvede sempre un legame profondo e ciò che viene restituito al lettore è il senso di continuità…”.

Un libro che induce alla riflessione  sul senso di tante cose che ci capitano giornalmente e che arricchiscono la nostra esperienza di vita: “…mi sono tornate in mente le mie considerazioni d’inizio sera, sul senso delle cose, ho intuito che ogni giorno costruiamo per il giorno dopo che verrà, e così di seguito, ma in fondo, non lo sappiamo finché non arriva il momento in cui capita di tuffarci nella luna per scoprire che, anche senza volerlo, un senso alla nostra vita lo stiamo dando”.  

Un libro che merita un’ attenta lettura, per capire quello che vuole trasmetterci  Irene, quello che Irene ha capito della vita e il messaggio che intende inviarci  “bisogna saper guardare attraverso lo specchietto per rivedere ciò che ci siamo lasciati dietro, a volte, proprio perché andavamo troppo di fretta, altre volte invece, perché è naturale che riaffiorino dei ricordi di storie e di persone che si sono affiancati a noi durante il viaggio “.

Un volume che si legge velocemente, scritto con un linguaggio semplice ed immediato,  che mi ha fatto riflettere e che ho letto con profonda attenzione. 

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Ultimo aggiornamento ( Domenica 07 Luglio 2013 20:16 )