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Natale in Friuli Venezia Giulia

Intervento uscito su TERRA NORDEST il 21 dicembre 2010

Con l’arrivo dell’inverno e della neve, al dire il vero non solo in montagna ma pure in pianura, l’ufficio regionale del turismo del Friuli Venezia Giulia ricorda attraverso le sue diversi fonti informative alcune importanti proposte e offerte che interessano il territorio regionale e sulle quali Terra Nordest, in clima natalizio, intende soffermarsi.


Come riportato dettagliatamente nella bella newsletter regionale dedicata alle mete turistiche regionali, Piancavallo è una località che regala ai fondisti silenzi e una natura intatta dove poter praticare un turismo slow fatto di sport e paesaggi inaspettati. La località montana del Pordenonese sorprende gli amanti dello sci nordico con quasi trenta chilometri di piste che si sviluppano all’interno di un suggestivo bosco di faggi: un teatro ideale per assaporare l’anima delle montagne innevate, anche in notturna.
I percorsi per lo sci di fondo si sviluppano nella zona di Collalto, a breve distanza dallo specchio d’acqua del lago di Barcis che anche in inverno regala scorci mozzafiato. Sia i fondisti più esperti sia chi si sta avvicinando a questo sport troveranno soddisfazione nel seguire i diversi anelli tracciati in base a difficoltà e lunghezza. Sono ben otto i percorsi di sci nordico tra cui scegliere a seconda delle diverse attitudini: dalle piste più brevi e semplici come “Le Fate” e “Sprint”, si passa per le piste “Le Crode” e “Gli Gnomi” che riservano un maggiore impegno, fino ad arrivare ai tracciati “Colalto”, “I Faggi” e “Le Roncjade” riservate ai più esperti. “Le Roncjade”, ad esempio, si sviluppa per 10 chilometri con un dislivello totale di 250 metri: saprà quindi regalare soddisfazione ai fondisti che amano nuove sfide e allo stesso tempo desiderano assaporare l’incanto di un faggeto innevato.
Per chi, dopo una giornata di sport ha ancora in serbo energie, a Piancavallo è possibile anche sciare in notturna in un anello illuminato lungo 1,5 chilometri.
Per chi in montagna non è invece disposto a svegliarsi presto la mattina per godere di piste poco affollate il polo dello Zoncolan (Udine) propone un’immersione notturna nei paesaggi incantati delle Alpi Carniche, grazie a escursioni con il gatto delle nevi.
La volta stellata sopra il Monte Zoncolan e lo scenario da favola delle piste innevate sono gli ingredienti che assicurano agli escursionisti una serata davvero speciale. Il gatto delle nevi permette di trasportare in tutta comodità fino a sedici persone in un ambiente riscaldato e confortevole, con videocamera esterna e luci direzionali.
Il percorso parte dal Rifugio Enzo Moro per poi salire lungo la pista Zoncolan 4 e raggiungere la stazione di monte della funivia Zoncolan. L’emozione continua poi quando si arriva ai “plans di Tamai”, transitando lungo lo skiweg di cima Zoncolan-Goles e rientrando attraverso le piste Arvenis, Golese e Zoncolan 4.
L’escursione, della durata di circa un’ora, può essere programmata dalle 17.00 fino alle 21.00 ed è fruibile previa prenotazione da singoli o gruppi.
Il servizio sarà attivo, condizioni meteo permettendo, nei seguenti periodi: dal 27 al 30 dicembre 2010, dal 3 al 5 gennaio 2011 e tutti i mercoledì dal 12 gennaio  al 16 marzo 2011.
Gli operatori turistici e i gestori dei rifugi e delle baite alpine in quota, inoltre, offrono il servizio personalizzato per i propri ospiti che potranno abbinare speciali serate dedicate alla gastronomia carnica all’escursione guidata con il gatto delle nevi.
Concludiamo con il soleggiato altipiano della Carnia centrale, che dal Monte Arvenis si spinge fino al roccione che sovrasta il fiume Tagliamento, Lauco, borgo autentico d’Italia, affascina i visitatori per la tranquillità e i colori del suo paesaggio, le testimonianze archeologiche, i sentieri naturalistici, la possibilità di praticare sport invernali e degustare i prodotti del territorio.
Luogo di mistero, storie di avamposti, torri e castelli, gli appassionati di storia e archeologia resteranno affascinati dalle testimonianze del passato di Lauco che porta ancora i segni della sua storia, da quella celtica alla romana, da quella tardo antica fino alle vicende post-medioevali.
Oltre a tombe altomedievali, fortificazioni, chiese maestose o luoghi di culto più raccolti, a Lauco altrettanto interessanti sono le abitazioni dalla tipica struttura carnica a loggioni di cui si possono ammirare gli splendidi porticati, i caratteristici ballatoi con balaustre in legno intagliato, i maestosi portali in pietra da cui si accede ai cortili interni.
Il paesaggio naturalistico circostante, inoltre, si presta perfettamente per passeggiate con le ciaspole d’inverno. Lauco, infatti, è inserito nel contesto paesaggistico del Parco Intercomunale delle Colline Carniche dove si snodano una serie di percorsi che toccano luoghi di valore naturalistico e storico oltre che panorami aperti e scorci sorprendenti.
Nelle splendide aree di Cuel Covon, Col del Prete e Col Ventar, nei mesi invernali si snodano tre anelli per lo sci di fondo di 3, 5 e 8 chilometri. Per gli amanti dello sci da discesa invece, a Lauco si può sperimentare la pista del Monte Sadi, nella località di Val di Lauco, dotata di una sciovia a funi alte (aperta la domenica) della lunghezza di 700 metri con arrivo a 1400 metri.
Dopo una giornata trascorsa tra escursioni con le ciaspole e percorsi di sci di fondo, i prodotti tipici della gastronomia locale sono perfetti per recuperare le energie. Formaggi, ricotte e insaccati sono gli ingredienti principali dei piatti carnici come i ciarsons, il frico accompagnato dalla polenta, il toç in braide oltre ai dolci della tradizione. Allora non rimane che dire: buona viaggio.
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