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La camminata per il lago

Intervento uscito su TERRA NORDEST del 5 ottobre 2010 

Il lago di Cavazzo o dei Tre Comuni nel comune di Tolmezzo (Udine), con il suo perimetro di circa 6500 metri, è il lago più grande del Friuli Venezia Giulia.
Molto probabilmente deve le sue origini ad una diramazione del fiume Tagliamento rimasta sbarrata da terreni naturali in un bacino naturale scavato nel tempo dalle glaciazioni. Le coste del bacino con il Monte Festa ed il San Simeone a strapiombo sul lago, sono piuttosto scoscese.

Il lago è alimentato anche da sorgenti naturali sotterranee, dei veri e propri crateri larghi anche 2 metri situati sul fondale del lago.
Il lago è un piacevole rifugio dove rilassarsi ammirando un paesaggio naturale e incontaminato.  D'estate è possibile farvi il bagno e abbronzarsi nelle piccole spiaggette che lo circondano. Poco lontano dal lago si estende la palude "Vuarbis", posta sul fondo di una vasta depressione la cui origine è da collegarsi all'azione erosiva dell'antico ghiacciaio del Tagliamento.  La palude, quasi interamente ricoperta da canne, è l'habitat naturale per numerose specie di anfibi e rifugio ideale di molti volatili.
Per questi motivi domenica 10 ottobre 2010 il Comitato difesa e sviluppo del lago – Alesso e il Comitato Tutela Acque del Bacino Montano del Tagliamento, hanno organizzato una passeggiata sul lago per poter dire, questo è lo slogan, “L’ho salvato anch’io!!!”
L’obiettivo che si propongono gli organizzatori é quello di porre al centro dell’attenzione della popolazione, dei comuni, delle istituzioni e delle varie associazioni locali, il lago e il pericolo che sta correndo e vincere l’indifferenza di chi lo considera una presenza scontata.
E’ un lago che “va amato” dicono le associazioni promotrici perché per secoli ha nutrito la gente del posto, che ha combattuto la fame e la carestia con il suo pesce. E’ un lago da difendere e da proteggere perché anche se ormai ferito, è ancora vivo e non può essere considerato come uno sterile serbatoio da usare a piacimento per produrre energia funzionale ad interessi altrui, che ne segnerebbe la morte. Gli equilibri naturali del lago, infatti, sono stati alterati con l'immissione nelle acque dello stesso di quelle provenienti dal bacino idrico dell'Ambiestra o di Verzegnis a mezzo di una galleria di circa 8.500 metri, usata per scopi idroelettrici dalla Centrale di Somplago.
E’ un lago pure da valorizzare perché è il più grande lago naturale della regione, è una risorsa ambientale da mettere in relazione con le importanti presenze storiche, culturali e naturali limitrofe, quali sono Venzone, Gemona, la fortezza di Osoppo, la Casa delle Farfalle, il pianoro del monte San Simeone, il forte del Monte Festa, la pieve di Cesclans, la zona del leccio, la riserva del laghetto di Cornino, il Palâr, il pianoro di Monte Prat, le balze montuose tra il lago e il fiume Arzino.
Una passeggiata quindi importante sotto molti punti di vista. Il  Punto di raccolta per tutti i partecipanti è individuato nella darsena della riva ovest del lago (piazzale Hotel “Al Lago”) mentre il percorso si svilupperà lungo la riva est sino al centro visite dell’orto botanico.

 

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