Intervento uscito su TERRA NORDEST il 23 novembre 2010
Il tema della sostenibilità dello sviluppo, drammaticamente riproposto in questi giorni dall’emergenza maltempo che ha colpito buona parte del territorio veneto, è stato al centro di Geo-Oikos, rassegna espositiva che si tenuta alla Fiera di Verona il 18 e 19 novembre per iniziativa della Regione Veneto. Circa 150 gli espositori tra operatori pubblici e privati che si occupano di pianificazione urbana e territoriale, architettura, grandi opere infrastrutturali, ambiente, natura, energia, che hanno accettato di essere presenti a Verona.
La rassegna ha proposto nell’arco delle due giornate una ricca convegnistica su diversi temi di stretta attualità: nella prima giornata appuntamenti sulle Dolomiti patrimonio dell’UNESCO, sui cambiamenti climatici e gli impatti sul territorio, sullo scambio di dati geografici a livello europeo, sulla gestione sostenibile di aree protette come il Delta del Po o sull’ecodistretto di Porto Marghera. Nella seconda giornata erano in programma convegni e tavole rotonde sulle autorità di bacino, sulle “piccole capitali” del Veneto, sulle strategie territoriali, sulla rete ecologica regionale, sulla pianificazione regionale (Piano casa, piccole opere di interesse locale, edilizia abitativa), e su altre tematiche relative all’ambiente e al territorio. Nell’intervento inaugurale della fiera, il Vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato ha sottolineato che con le novità introdotte in termini di criteri e procedure per la formazione degli strumenti di “governo del territorio”, così come il Piano Territoriale Regionale di Coordinamento, si è indicato il “metodo del confronto e della concertazione” come strumento per perseguire, in modo coordinato e condiviso, scelte strategiche di assetto del territorio coerenti con l'obiettivo di uno sviluppo sostenibile e durevole del territorio”. Ora, per Zorzato, serve fare rete con gli enti locali, pianificare gli interventi sempre nel rispetto dell’ambiente e, soprattutto, pianificare in modo coordinato che, per il Vicepresidente regionale, vuol dire ad esempio che il Piano urbanistico regionale e il Piano paesaggistico regionale previsto dalla normativa vigente debbano essere costruiti insieme e non separatamente, come invece voleva l’ex Governatore Galan. Zorzato ha disegnato un Veneto in armonia fra le grandi opere infrastrutturali proposte e l’ambiente tuttavia, girando fra i numerosi stand, saltavano all’occhio alcune proposte infrastrutturali che oggi scatenano non poche proteste fra i cittadini e le associazioni ambientaliste e pure opposizioni politiche trasversali. La valorizzazione turistica dell’altopiano Fiorentini e collegamento sciistico con lo skiarea Folgaria nel trentino oppure il progetto motor city e la creazione di un nuovo autodromo del Veneto nel veronese (autodromo, parcheggi, centro commerciale, parco divertimenti, motor showrooms, polo ricettivo, etc…) non hanno certamente solo estimatori e aprono una riflessione dovuta sull’abuso del termine “sostenibilità”. I numerosi stand sui parchi regionali aprivano delle bellissime finestre naturali su un patrimonio ambientale di inestimabile bellezza che andrebbe maggiormente valorizzato. I numerosi stand che esaltavano i prodotti tipici locali delle terre venete dimostravano paradossalmente come il Veneto, che con questa fiera intende con più forza guardare all’Italia e all’Europa, rimanga strettamente ancorato alle proprie tradizioni.