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Pianificare per la laguna

Uscito sul settimanale Carta - Estnord n. 12 - 2008

Nell’ambito degli incontri organizzati negli spazi dell’ultimo salone nautico di Venezia, la Regione Veneto ha presentato il “Progetto per Venezia”, strumento per una crescita equilibrata e innovativa del territorio veneziano previsto dal Programma Regionale di Sviluppo approvato ancora nell’estate scorsa. I temi e gli argomenti trattati meritano una o più rubriche di laguna.org.
Il dott. Giovanni Ulliana Dirigente responsabile della Legge Speciale per Venezia, Direzione Progetto Venezia, Regione del Veneto, ha illustrato lo stato di attuazione degli interventi di disinquinamento previsti dal Piano Direttore 2000, oggi sottoposto pure ad un aggiornamento. Il Piano Direttore 2000 ha orientato i fondi stanziati dalla Legge Speciale per Venezia al disinquinamento delle acque, al risanamento ambientale e alla gestione del Bacino scolante. Sono stati definiti i seguenti ambiti di intervento: Fognatura e Depurazione (abbattimento dell’inquinamento civile e urbano diffuso), Acquedotti (razionalizzazione dei prelievi e distribuzione idrica), Territorio (riduzione dell’inquinamento veicolato in Laguna dalla rete idrografica), Agricoltura e Zootecnia (riduzione dell’apporto di azoto e fosforo in Laguna), Bonifica siti inquinati (eliminazione delle fonti di inquinamento), Monitoraggio e sperimentazione (verifica del raggiungimento degli obiettivi), Ospedali (risanamento igienico-sanitario presso l’Ospedale Civile di Venezia). I numeri illustrati hanno dimostrato che il fosforo, l’azoto e i microinquinanti in laguna sono in diminuzione e che sono stati già finanziati oltre 1000 interventi nell’ambito del Piano Direttore 2000. Al 31 dicembre 2007 sono stati finanziati 1.762 milioni di euro, 1431 sono stati impegnati e 996 sono stati erogati. Figlio del Piano Direttore 2000 è il Progetto Integrato Fusina (PIF), dove l’impianto di depurazione di Fusina verrà potenziato e trasformato in centro di trattamento polifunzionale. Il Progetto inoltre prevede che le acque di origine civile, dopo un processo di finissaggio e di fitodepurazione, siano destinate al riutilizzo negli stabilimenti di Porto Marghera con smaltimento dell’esubero delle acque trattate in mare Adriatico, attraverso condotta. Al 31 dicembre 2007 sono stati realizzati circa il 20% dei lavori previsti dall’intero Progetto che, sulla base dei recenti accordi su Porto Marghera e delle variazioni normative nel frattempo sopraggiunte, sarà sottoposto ad una Variante.

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