“Freney 1961, Tragedia sul Monte Bianco” (Corbaccio edizioni, II edizione 2011, Prefazione di Erri De Luca) è un libro che entra di diritto nel meglio della letteratura di montagna. Albino Ferrari con un linguaggio semplice e coinvolgente ci racconta con grande emozione e sentimento, e partecipazione dello stesso autore, i momenti drammatici della scalata italo-francese al Pilone Centrale del Freney sul Monte Bianco, l’arrivo della tempesta, la paura e il dolore degli scalatori, il giungere silenzioso della morte. 
Il libro è un incalzare di immagini, di storie, di amicizie, di passioni e soprattutto di amore per la montagna, amore che porta l’uomo a sfidare la natura e la morte. Freney 1961 è pure un omaggio al grande Walter Bonatti, alla sua forza, alla sua capacità, assai invidiata, di scalatore, alla sua fierezza di uomo. 
E anche alla fine Bonatti, sopravvissuto insieme a pochi altri, alla drammatica e tempestosa discesa dal Pilone Centrale, troverà la forza di rispondere con grande umanità a una domanda poco pertinente, ma non ci stupiamo visto che a porla era Emilio Fede alle sue prime esperienze giornalistiche, “…ci siamo salvati solo noi tre: Mazeaud, Gallieni e io. Gli unici che avevano una donna e un amore ad aspettarli”.

Un gran bel libro, da leggere con spirito e tutto di un fiato. 

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Ultimo aggiornamento ( Venerdì 22 Giugno 2012 19:09 )