Educarsi alla sostenibilità
Intervento uscito su TERRA NORDEST il 2 novembre 2010
La Mobilità è il tema della 5a edizione della Settimana Unesco di Educazione allo Sviluppo Sostenibile. La manifestazione si svolgerà dall’8 al 14 novembre 2010, sotto l’egida ed il coordinamento della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Obiettivo è promuovere nuovi modi di interpretare e vivere gli spazi collettivi che riescano a soddisfare le esigenze di mobilità delle società contemporanee senza compromettere qualità della vita, salute e risorse vitali per l’umanità. Gli appuntamenti verranno organizzati in varie regione italiane e verrà coinvolto anche il Triveneto.
In merito segnaliamo gli appuntamenti organizzati in Friuli Venezia Giulia e coordinati dal Laboratorio Regionale di Educazione Ambientale dell’Arpa Fgv. Verranno realizzati nelle varie province laboratori didattici, lezioni, convegni, incontri, tavole rotonde, appuntamenti ludici ed enogastronomici. Tutto il calendario al seguente indirizzo internet: http://www.ea.fvg.it/fileadmin/HOME/SEttimana_ESS/Settimana2010/settimana_UNESCO_FVG_10.pdf . E’ opportuno inoltre ricordare che sono attualmente sette i siti Unesco riconosciuti nel nostro territorio: Padova - Orto botanico, Venezia e la sua laguna, la Città di Verona, Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto, Aquileia, zona archeologica e Basilica patriarcale e l’ultimo sito in ordine di tempo riconosciuto ovvero le Dolomiti. Proprio questo ultimo sito continua ad essere caratterizzato da turbolenti polemiche fra gli enti promotori. Dopo gli scontri sulla sede della Fondazione Unesco che la Provincia di Belluno vorrebbe a Sedico, nemmeno la notizia che la Fondazione presenterà il suo logo il 5 novembre ha calmato le acque: attorno alle Dolomiti marchiate Unesco si agitano gli appetiti delle singole province. A far nascere nuove polemiche è stata la decisione della Provincia di Belluno di chiedere il cambio di denominazione in provincia di Belluno-Dolomiti. Luis Durnwalder, Presidente della Giunta della Provincia Autonoma di Bolzano, ha affermato: «Se Belluno vuole pubblicizzarsi, non lo faccia inserendo le Dolomiti nella dizione ufficiale della Provincia. Se tutti facessero così, sarebbe il caos». «Non è una questione politica, ma una precisa (e datata) richiesta di un territorio che contiene il 70% delle Dolomiti», la replica di Gianpaolo Bottacin, presidente bellunese. Ma, per fortuna, non ci sono solo polemiche e si guarda anche con un occhio più di alto profilo al riconoscimento Unesco delle Dolomiti. I “monti pallidi” sono entrati a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco, ma che cosa significa? Quali opportunità fa nascere e quali responsabilità implica per il territorio, la regione dolomitica e i suoi abitanti? Di tutto ciò si discuterà all’International Mountain Summit di Bressanone (Bz) giovedì 4 novembre. Questo convegno internazionale, nell’ambito della piattaforma di montagna International Mountain Summit che si svolge dal 30 ottobre al 7 novembre a Bressanone, è organizzato in cooperazione con la Ripartizione Natura e Paesaggio della Provincia di Bolzano. Relatori rinomati, tra cui l’assessore altoatesino Michl Laimer, il direttore dell’Alto Adige Marketing Christoph Engl e l’incaricato Unesco Engelbert Ruoss, cercheranno di rispondere ai quesiti citati ed illustrare come la valorizzazione di questo riconoscimento può contribuire allo sviluppo regionale sostenibile. Infine, in questi giorni, il Comune di Venezia ha avviato i primi incontri presso la sede Unesco in città storica a Palazzo Zorzi con tutti gli enti pubblici interessati alla salvaguardia di Venezia e della sua laguna. Obiettivo è quello di elaborare entro il 2012 il Piano di gestione del sito Unesco “ Venezia e la sua Laguna”. Piano di gestione che partendo dalla condivisione delle conoscenze e dei saperi prodotti da ogni singolo ente sulla laguna, dovrà pianificare delle azioni per monitorare e controllare le ricchezze monumentali e paesaggistiche di Venezia e della laguna allo scopo di rispettare i criteri Unesco che hanno riconosciuto la Serenissima Patrimonio dell’Umanità.


