Il momento è delicato (Einaudi, 2012) è un bel libro di racconti di Niccolò Ammaniti, uno dei miei scrittori italiani contemporanei preferiti. Un libro che come sempre si legge velocemente e  che contiene una serie di racconti (16), alcuni più leggibili e coinvolgenti di altri, che ricordono nella loro migliore espressione quanto letto in Branchie (Ediesse, 1994) oppure Fango (Mondadori, 1996).

Racconti a volte allucinanti, provocatori, paradossali, in pieno stile "pulp" o, come si dice ora, in stile tipico da "scrittori cannibali". Per cui, come altri libri che ho letto di Ammaniti, il linguaggio si presenta molto realista, quotidiano, giovane ed estremamente crudo.
Di Ammaniti, in pieno genere pulp, ho apprezzato  i citati Branchie e Fango mentre ho trovato bellissimi e, in taluni casi addirittura dolci, Ti prendo e ti porto via (Mondadori, 1999) e Io non ho paura (Einaudi, 2001) portato quest'ultimo da Salvatores sul grande schermo nel 2003 in un riuscitissimo film. Storie molto coinvolgenti, che fanno pensare, con intreccio incredibile di fatti e avvenimenti, con protagonisti giovani e meno giovani, storie che rimangono nel cuore. Anche Come Dio comanda (Mondadori, 2006) l'ho trovato all'altezza dei precedenti anche se davvero forte, crudo, dove trionfa il degrado e l'orrore per alcune azioni e scene descritte. Libro  che ricordo essere stato abbastanza criticato su alcuni giornali e comunque portato, a mio avviso meno bene, sul grande schermo sempre da Salvatores nel 2008. Io e te (Einaudi, 2010) è un altro capolavoro di Ammaniti che scruta con grandissima capacità le emozioni e le ansie degli adolescenti. Anche questo libro è stato portato sul grande schermo nel 2012 da Bertolucci. Meno bello, noioso e un po' banale, Che la festa cominci (Einaudi, 2009) che ho letto con molta più difficoltà, non il migliore Ammaniti.

Sito dello scrittore: www.niccoloammaniti.it   

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