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Bolzano batte Treviso

Intervento uscito su TERRA NORDEST il 9 agosto 2011

Due casi diversi per affrontare un tema molto attuale quale quello dell’efficienza e del risparmio energetico. L’associazione “Un’altra Treviso” denuncia la “scomparsa” del regolamento per l’edilizia sostenibile approvato un anno fa dalla giunta leghista del Comune di Treviso.

Alla fine di giugno del 2010 era iniziata con l’approvazione da parte della Giunta Municipale la procedura di approvazione di una corposa serie di modifiche al Regolamento Edilizio. Nei mesi successivi era stata sottoposta alle osservazioni presentate dai cittadini per essere definitivamente adottata con la delibera consiliare del 23 dicembre sempre del 2010. Lungo tutto l’iter di esame e di approvazione delle modifiche del regolamento, affermano i rappresentanti dell’associazione “consiglieri comunali di opposizione, associazioni e cittadini hanno proposto l’inserimento di norme per favorire l’efficienza ed il risparmio energetico e l’utilizzo delle energie rinnovabili nei nuovi interventi edilizi.” “Un’altra Treviso” ha presentato una osservazione il cui obiettivo era “una regolamentazione dell’attività edilizia finalizzata a soddisfare le esigenze attuali di residenza con un utilizzo sostenibile delle fonti energetiche e, quindi, senza compromettere la possibilità per le future generazioni di soddisfare, negli stessi modi, i propri bisogni.” Tuttavia per i partiti di maggioranza di centrodestra serviva un apposito regolamento per la bioedilizia per quanto richiesto dalle osservazioni, decisione non condivisa dall’associazione che aveva sottolineato come ad esempio il Comune di Padova avesse nel suo Regolamento Edilizio una parte dedicata ai requisiti per il risparmio energetico. Allo stato attuale denuncia l’associazione trevisana “in Commissione Urbanistica come in Consiglio Comunale i rappresentanti della giunta e della maggioranza hanno ripetutamente assicurato che i criteri dell’edilizia sostenibile sarebbero stati introdotti attraverso l’approvazione di un apposito regolamento comunale. Ad un anno di distanza da quelle promesse non c’è traccia di quel regolamento: non è stato approvato dalla Giunta né esaminato dalla Commissione Urbanistica comunale”. Da una notizia negativa a una positiva che arriva dalla Provincia autonoma di Bolzano. La Provincia di Bolzano vuole migliorare la propria efficienza energetica entro il 2050. Ogni sudtirolese produce attualmente circa cinque tonnellate di anidride carbonica all'anno. Nei prossimi 40 anni dovranno ridursi a 1,5 tonnellate. Come riportato in un apposito documento strategico, entro il 2050 la Provincia di Bolzano intende diventare una società a 2200 Watt. Perciò la Provincia punta a sviluppare le energie rinnovabili e a migliorare l'efficienza energetica nell'edilizia: in 40 anni l'energia elettrica prodotta da acqua, sole e vento dovrà coprire il 90% del fabbisogno complessivo. Dall'anno prossimo, negli edifici di nuova costruzione almeno il 60% dell'energia per scaldare l'acqua sanitaria dovrà essere prodotta da fonti rinnovabili. E nei prossimi sette anni la maggior parte degli edifici pubblici sarà sottoposta a risanamento energetico. Bolzano docet.

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