Intervento uscito sul Gazzettino sabato 15 maggio 2010

Continua il calvario della sanità veneziana.
La continua riduzione dei servizi e delle prestazioni a Venezia e al Lido confermano la scelta errata e grave di ridimensionare il Civile e relative prestazioni per portare tutto a Mestre all’ospedale all’Angelo per le note questioni economiche di far tornare i conti all’investimento mestrino.

Una scelta che va avanti lentamente, da tempo, sotto la regia della direzione sanitaria dell’Asl 12 con evidente appoggio della Regione Veneto. Le denuncie di questi giorni sui giornali locali anche da parte di primari o addirittura fondatori di importanti reparti del Civile, rappresentano ormai un appello che la politica e le istituzioni locali non possono più trascurare. Venezia e le isole soffrono di una “indifferenza” sanitaria evidente e di servizi precari, soprattutto nei trasporti e penso alla carenza di idroambulanze, che rischiano di creare situazioni fra la popolazione sempre più difficili. Il Sindaco Orsoni, la nuova giunta, devono intervenire in merito interessando dapprima l’amministrazione regionale considerando il muro di gomma rappresentato dalla attuale direzione sanitaria dell’Asl 12.  La Municipalità di Venezia – Murano - Burano dovrà fare, pur nei suoi limiti, la sua parte perché ormai è rimasto poco tempo.